Prepair, è partito a tutti gli effetti il progetto contro lo smog nel Bacino Padano
L'obiettivo fondamentale del progetto che coinvolge 18 partner fra cui le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta è migliorare la qualità dell’aria in tutto il Bacino Padano attraverso azioni concrete e attività di educazione, sensibilizzazione e informazione rivolte alla popolazione
11 July, 2018
È partito a tutti gli effetti il progetto Prepair, il programma integrato di interventi contro lo smog nel Bacino Padano, coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con 17 partner regionali e locali, fra cui le Regioni Piemonte, la Lombardia, il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia, la Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento, e coofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma “Life”.
In occasione del laboratorio 'Environmental Implementation Review' organizzato da Cinsedo, la conferenza delle regioni e delle province autonome, la referente di Prepair, Katia Raffaeli, ha confermato che dopo la prima fase di stipula e formalizzazione degli accordi “stiamo finalmente dando gambe alle azioni previste nel piano, attraverso una serie di azioni che partono in primis dalla formazione rivolta ad operatori pubblici, privati e alle comunità locali su diversi temi quali la mobilità ciclabile, la riqualificazione energetica degli edifici, le biomasse, la condivisione dei dati sulla qualità dell'aria che siano omogenei per tutto il bacino. Sono la base per la costruzione delle misure necessarie a raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati”.
L'obiettivo fondamentale del progetto Prepair è chiaro: migliorare la qualità dell’aria in tutto il Bacino Padano – com'è noto una delle aree più inquinate del mondo a livello atmosferico - attraverso azioni concrete e attività di educazione, sensibilizzazione e informazione rivolte alla popolazione. Il tutto effettuando un monitoraggio coordinato e omogeneo dell'attuazione delle misure e dei risultati raggiunti.
Sono previste una serie di azioni coordinate, fra cui la promozione delle corrette modalità di combustione della biomassa negli impianti di riscaldamento, la formazione di spazzacamini, il sostegno all’efficienza energetica nell’edilizia e l’utilizzo di tecniche per l’applicazione di fertilizzanti con basse emissioni di ammoniaca in agricoltura.
A livello urbano le amministrazioni locali sono chiamate a promuovere la mobilità sostenibile e l'utilizzo dei veicoli elettrici. Nella seconda fase del programma è previsto anche lo sviluppo di un’app per i trasporti pubblici in tutte le regioni attraversate dal Po.
Per la prima volta, inoltre, una banca dati raccoglierà e metterà a confronto le emissioni in tutto il bacino Padano e valuterà l’efficacia delle azioni adottate. Il nuovo sistema di valutazione sarà operativo nei primi mesi del prossimo anno, con l’ambizione di rafforzare i risultati ottenuti finora dai singoli piani regionali per il miglioramento della qualità dell’aria. Le azioni del progetto ‘Prepair’ si estendono anche alla Slovenia con lo scopo di valutare e ridurre il trasporto di emissioni inquinanti attraverso l’Adriatico.
Prepair trova anche il sostegno del Ministero dell'Ambiente. Fabio Romeo, della Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento, ha elogiato il progetto dicendo che “a livello scientifico le inizitive singole non producono effetti importanti, mentre la condivisione e il dialogo sono fattori centrali per misure che siano di ampia portata. Il ministero sta adottando accordi di programma specifici per il bacino padano nell'ottica di mettere in piedi inziative che coprano una realtà territoriale più ampia rispetto ad una singola regione – il riferimento è all'accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria firmato a giugno 2017 dal Ministero e dalle Regioni Emilia- Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto - lo stesso ministro Costa ha rilanciato ieri dicendo che verranno fatti altri accordi analoghi anche con altre regioni”.