Bidoni porta a porta nei cortili: casi isolati di 'condomini ribelli'
"La giunta Appendino ha approvato ben tre delibere in cui dà mandato all’avvocatura del Comune di costituirsi in giudizio davanti al Tar contro alcuni condomini che non vogliono i cassonetti della raccolta differenziata al loro interno". A darne notizia il quotidiano La Stampa
13 September, 2018
"C’è un pezzo di Torino che di avere i bidoni nell’immondizia nel cortile di casa non ne vuole proprio sapere. E prova a ribellarsi. La giunta Appendino ha approvato ben tre delibere in cui dà mandato all’avvocatura del Comune di costituirsi in giudizio davanti al Tar contro alcuni condomini che non vogliono i cassonetti della raccolta differenziata al loro interno". A darne notizia è il quotidiano La Stampa. Nell'articolo, pubblicato sulle pagine locali di Torino, si legge: "Il caso più eclatante riguarda uno stabile di corso Siracusa, il cui amministratore ha presentato a inizio luglio ricorso alla giustizia amministrativa per chiedere l’annullamento della sanzione inflitta da Amiat dopo che il condominio si è rifiutato di piazzare nel cortile il kit per la raccolta".
"Non è la prima volta - recita l'articolo - che un gruppo di residenti prova a organizzare per vie legali la «resistenza» al porta a porta. In passato il Tar ha dato ragione al Comune e ad Amiat rigettando il ricorso di un gruppo di cittadini di via Pastrengo. Secondo i giudici il condominio è obbligato a collocare all’interno dei propri spazi i bidoni perché l’interesse pubblico alla gestione dei rifiuti prevale sulle esigenze dei privati.
“No alla raccolta porta a porta” I condomini ribelli fanno ricorso al Tar - da La Stampa del 08.09.2018