Riciclo plastica: il Parlamento chiede la messa al bando delle microplastiche
Il Parlamento europeo in seduta plenaria, a Strasburgo, chiede alla Commissione europea la transizione verso un’economia circolare della plastica con un sistema di responsabilità estesa, meccanismi di deposito-rimborso e la messa al bando delle microplastiche
13 September, 2018
Il Parlamento europeo in seduta plenaria, a Strasburgo, chiede alla Commissione europea la transizione verso un’economia circolare della plastica con un sistema di responsabilità estesa, meccanismi di deposito-rimborso e la messa al bando delle microplastiche. I deputati europei accolgono positivamente la proposta che la Commissione voterà in ottobre, sul divieto di commercializzare i prodotti in plastica monouso, e chiedono misure precise per gli standard di qualità e sicurezza sulla plastica secondaria in modo da rafforzare il mercato della plastica riciclata consentendone usi diversi. “Non un appello contro la plastica ma un appello per un’economia circolare della plastica”. Sono le parole di Mark DemesmaeKer, relatore della proposta non vincolante che il Parlamento europeo, in seduta plenaria a Strasburgo, ha approvato oggi. "Fino ad ora abbiamo esternalizzato la gestione dei rifiuti di plastica a paesi come la Cina ma la Cina ha recentemente deciso di vetare tutte le importazioni di rifiuti plastici UE, quindi dobbiamo agire ora, dobbiamo innovare e dobbiamo investire", incalza DemesmaeKer.
Tutti hanno un ruolo preciso nel percorso che ci porterà all'attuazione dell'economia circolare.
Dai produttori per i quali il Parlamento chiede l’applicazione di un sistema di responsabilità estesa con meccanismi di deposito-rimborso. Ai pescatori, figure fondamentali per la lotta contro la plastica in mare. Considerato che nei mari dell’Unione europea entrano ogni anno tra le 150 000 e 500 000 tonnellate di rifiuti di plastica e che la plastica rappresenta l’85% dei rifiuti spiaggiati e oltre l'80% dei rifiuti marini, gli eurodeputati propongono il coinvolgimento diretto dei pescatori, con incentivi a sostegno della raccolta dei rifiuti durante le attività di pesca e l’introduzione di sistemi tecnologici utili ad arginare il fenomeno. Il Parlamento invita quindi la Commissione, gli Stati membri e le regioni a sostenere l'uso di attrezzi da pesca innovativi, incoraggiando i pescatori ad adattare le reti esistenti con tracker e sensori collegati ad app per smartphone, radiofrequenza chip di identificazione e tracker di imbarcazioni. Questo in modo che gli skipper possano mantenere traccia più accurata delle loro reti e recuperarle se necessario.
Dai produttori per i quali il Parlamento chiede l’applicazione di un sistema di responsabilità estesa con meccanismi di deposito-rimborso. Ai pescatori, figure fondamentali per la lotta contro la plastica in mare. Considerato che nei mari dell’Unione europea entrano ogni anno tra le 150 000 e 500 000 tonnellate di rifiuti di plastica e che la plastica rappresenta l’85% dei rifiuti spiaggiati e oltre l'80% dei rifiuti marini, gli eurodeputati propongono il coinvolgimento diretto dei pescatori, con incentivi a sostegno della raccolta dei rifiuti durante le attività di pesca e l’introduzione di sistemi tecnologici utili ad arginare il fenomeno. Il Parlamento invita quindi la Commissione, gli Stati membri e le regioni a sostenere l'uso di attrezzi da pesca innovativi, incoraggiando i pescatori ad adattare le reti esistenti con tracker e sensori collegati ad app per smartphone, radiofrequenza chip di identificazione e tracker di imbarcazioni. Questo in modo che gli skipper possano mantenere traccia più accurata delle loro reti e recuperarle se necessario.