A Milano 'Bella Dentro' dà nuova dignità a frutta e verdura scartate per ragioni estetiche
Camilla Archi e Luca Bolognesi acquistano dagli agricoltori i prodotti della terra ancora buoni ma scartati dalla grande distribuzione perché fuori dai canoni accettati e li rivendono in strada con la loro Ape Car
27 September, 2018
di Tiziana Giacalone
Dare nuova dignità alla frutta e alla verdura scartate perché esteticamente brutte, è questa la sfida del progetto "Bella dentro" contro gli sprechi nel settore ortofrutticolo italiano. Sembra un paradosso rispetto alle milioni di persone al mondo che muoiono di fame, ma un terzo della produzione agricola globale si perde (Rapporto FAO 2011, il primo sullo spreco di cibo) anche per ragioni estetiche. E qui entra in scena il progetto di Camilla Archi e Luca Bolognesi, due ragazzi, lei laureata in lettere lui in economia, che a Milano acquistano dagli agricoltori i prodotti della terra ancora buoni ma scartati dalla grande distribuzione e li rivendono in strada con la loro Ape Car, oppure ai ristoratori. Prodotti che non vengono accettati dal mercato 'tradizionale' di massa solo perché sono fuori calibro, troppo piccoli, troppo grandi o con una forma particolare, oppure segnati dalle intemperie.
Tra i partner del progetto non ci sono solo aziende agricole della Lombardia. La frutta e la verdura che “Bella dentro” propone arriva anche dalla Sicilia, dall’Emilia Romagna e dal Veneto. E se per il ritiro del raccolto nel parco agricolo sud di Milano Luca e Camilla usano la verde Ape car - che può trasportare fino a 700 kg di merce! - per la Sicilia e le altre regioni si affidano ai corrieri ortofrutticoli che trasportano il raccolto scartato dall’agricoltore locale. “Bella dentro” sostiene il costo della spedizione, mentre l’azienda agricola comunica la quantità di prodotti disponibili e ne decide il prezzo (vendita a chiamata), che andrà a coprire i costi della raccolta e sarà anche fonte di guadagno per l’agricoltore.
Di recente l'Università di Edimburgo ha pubblicato i risultati di una ricerca che mette in relazione la selezione dei prodotti agricoli per ragioni estetiche, lo spreco di cibo in UE e l'aumento delle emissioni di gas serra. Ebbene ogni anno circa 50 milioni di tonnellate di prodotti agricoli in tutta Europa vengano scartati perché "troppo brutti per essere venduti", secondo i canoni estetici edificati all'interno degli standard e delle regole dell'Unione Europea.
Con il progetto "Bella dentro" frutta e verdura scartate hanno invece una nuova dignità grazie alla creazione di una filiera distributiva alternativa. Luca e Camilla hanno obiettivi ambiziosi. Il prossimo? “Uno spazio più grande. Abbiamo la possibilità di acquistare quantitativi sempre maggiori di ortaggi e frutta che al momento non riusciamo a gestire perché il nostro punto di raccolta non è abbastanza grande. E poi ci piacerebbe investire per trasformare i prodotti. Prugne, albicocche e zucchine potrebbero diventare marmellate e conserve con il marchio “Bella dentro””, ci dice Camilla. Mentre Luca pensa già al nuovo business plan.
Come e quando fare una spesa sostenibile ed etica? Sulla pagina http://www.belladentro.org/tappe/ periodicamente viene pubblicato il listino con frutta e verdura disponibile, bio e non bio, il calendario con le date e gli indirizzi per la vendita su strada. Il listino di “Bella dentro” oltre alla colonna che indica il prezzo della frutta e della verdura ha una sezione assai particolare. È la colonna che riporta il motivo dello scarto. Per quale ragione sono state scartate le susine gialle? Perché segnate dalla grandine. E le melanzane? Hanno dimensioni e forme irregolari!
Ma c’è di più. Per usare al meglio ogni pezzetto dei prodotti acquistati e non sprecare nulla, neanche le foglie,“Bella dentro” suggerisce ricette al “gusto del buon senso”. Un esempio? Friggere le foglie verdi del porro - che di solito si scartano - e consumarle come croccantini verdi da aggiungere nel minestrone.