Da RePoPP a Terra Madre Salone del Gusto: Eco dalle Città ed Ecomori raccontano la loro esperienza ai consiglieri comunali di Torino
Eco dalle Città con gli Ecomori hanno presentato la loro esperienza alle Commissioni Consiliari Ambiente e Diritti Civili e pari opportunità: relazione sul progetto Repopp a Porta Palazzo, sulla attività "Sentinelle dei Rifiuti e Ecomori al Salone del Gusto e sulle problematiche relative alla integrazione dei richiedenti asilo impegnati nelle attività
12 October, 2018
Eco dalle Città con i richiedenti asilo africani "Ecomori" hanno presentato la loro esperienza alle Commissioni Consiliari Ambiente e Diritti Civili e pari opportunità: relazione sul progetto Repopp a Porta Palazzo, sulla attività "Sentinelle dei Rifiuti e Ecomori al Salone del Gusto e sulle problematiche relative alla integrazione dei richiedenti asilo impegnati nelle attività. E' intervenuto anche Andrea Di Stefano di Novamont, azienda sostenitrice del progetto.
“Quelle che presentiamo – dice Paolo Hutter presidente dell’Associazione Eco dalle Città - sono attività nuove, legate alle possibilità dell'economia circolare, non entrano in concorrenza con altri lavori esistenti e tradizionali. Sono attività di innovazione sociale. Il sostegno attivo alla raccolta differenziata interviene in contesti come quello del mercato o di un grande evento come il Salone del Gusto dove non basta richiamare genericamente esercenti, consumatori, passanti al rispetto dei doveri di differenziare, ma c'è necessità di un lavoro ulteriore, diciamo di mediazione pratica. Altra attività – continua Hutter nel suo intervento - è quella del recupero delle eccedenze di cibo al termine del mercato con loro redistribuzione a chi lo viene a cercare. Con queste due caratteristiche (raccolta differenziata e recupero delle eccedenze alimentari, ndr) il progetto Repopp è attivo a Porta Palazzo da quasi due anni. "Ecomori" è la definizione autoironica data ai richiedenti asilo, di fatto tutti africani neri, che si sono alternati in questi due anni tutti i giorni. Tutti volontari all'inizio, ma per alcuni di loro si è passati al tirocinio o al contratto par-time. Queste attività hanno bisogno sia di lavoro organizzato, e quindi retribuito, che di volontariato. La speranza che anima tutti gli Ecomori, sia volontari che in formazione-lavoro, è quella di regolarizzare la loro presenza. Ma da qualche giorno non possono più essere concessi permessi di soggiorno che tengano conto dei fattori di integrazione. Al di là delle gravi conseguenze sul piano umano – conclude Hutter - questa barriera rischia di mandare in crisi l'intero progetto. Ad oggi almeno due ragazzi hanno ottenuto negli ultimi mesi il permesso umanitario per 2 anni grazie alla collaborazione con le attività dell’associazione; ma col decreto Salvini non si potrà più”.
Dati e risultati del Progetto #RePoPP e dell’azione a Terra madre Salone del Gusto
Il progetto #RePoPP prende vita nel novembre 2016 in occasione della Settimana Europea della Riduzione Rifiuti su input della Città di Torino (attraverso l’assessorato all’Ambiente), Novamont e Amiat - Gruppo Iren. Obiettivo principale del progetto è quello di migliorare la raccolta differenziata nel mercato di Porta Palazzo (concentrandosi sulla frazione organica) e contemporaneamente di recuperare tutte quelle derrate alimentari ancora edibili che, per vari motivi, venivano (e in parte ancora oggi) conferite nei rifiuti per poi ridistribuirle agli indigenti, o comunque a tutti coloro che a fine mercato frugano tra i rifiuti alla ricerca di cibo.
All’avvio del progetto la raccolta differenziata al mercato di Porta Palazzo era tra le peggiori della città, se confrontata con il resto dei mercati cittadini di Torino gravitando da anni tra il 40 e il 45%. Attraverso continue azioni di sensibilizzazione e informazione alla corretta gestione dei rifiuti, sia agli ambulanti che ai visitatori del mercato, la raccolta differenziata a fine 2017 ha raggiunto la percentuale del 59,4%, mentre nel primo semestre del 2018 si è attestata al 66,9%.
Di fatto, solo nel primo anno di intervento, attraverso le azioni informative e di sensibilizzazione delle Sentinelle dei Rifiuti e degli Ecomori, si è assistito ad una riduzione del 31% (pari a 709 tonnellate) della produzione di rifiuti indifferenziati, mentre la produzione di rifiuti organici è cresciuta del 95% (pari a 395 tonnellate).
Sul fronte del recupero e della ridistribuzione delle eccedenze alimentari, nel 2017 sono state circa 54 le tonnellate di cibo ancora edibile intercettate prima che diventassero un rifiuto. Mentre da gennaio a settembre 2018 sono già 50 le tonnellate di cibo recuperato, con un aumento tendenziale di poco più del 16% rispetto all’anno precedente.
Se proviamo a dare un valore economico al cibo recuperato e redistribuito nel solo 2017, ipotizzando un valore di 0,50 € per chilogrammo di frutta e verdura, è possibile affermare che attraverso il progetto #RePoPP sono stati ridistribuiti ben 26.870 € in cibo.
Inoltre attraverso il progetto è stato possibile attivare 2 contratti di lavoro e 4 tirocini formativi per i volontari richiedenti asilo, rafforzando sempre di più il concetto che gli investimenti in sostenibilità ambientale – anche se sperimentali – portano alla creazione di posti di lavoro e favoriscono l’integrazione
L’azione degli Ecomori e delle Sentinelle dei Rifiuti a Terra Madre Salone del Gusto 2018, con la partecipazione degli studenti del Liceo Scientifico Statale “Volta” di Torino e dei volontari richiedenti asilo di numerosi Cas e Sprar del territorio torinese, non solo ha permesso - sulla falsa riga del progetto #RePoPP – di continuare a stimolare l’integrazione ma di raggiungere l’81,4% di raccolta differenziata (il dato è ufficiale ma per comprenderlo meglio nella sua eccezionalità e contestualizzarlo bisogna attendere la più corposa analisi dell’impatto ambientale dell’intero evento da parte di Slow Food, ndr).
Progetto Organico Porta Palazzo, una sfida dal forte carattere innovativo
“Porta Palazzo - ricorda Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali Novamont - era ritenuto uno dei mercati più difficili sul fronte della raccolta differenziata. Siamo partiti forti dell’esperienza fatta sui mercati rionali di Milano. Immediatamente si è posto un tema di innovazione e di sfida. In primis, perché Porta Palazzo è un mercato con una forte componente di rifiuti vegetali. Si tratta di un mercato con prezzi a buon mercato essendo una piazza che riceve merci che prossime alla scadenza. Si tratta di un mercato dimensionalmente molto grande. In ultimo, il tentativo di fare recupero cibo su stimolo di Eco dalle Città”. Una sfida vinta, che tuttavia non si ferma qui come annunciato da Andrea Di Stefano: “Oltre a dare informazioni a cittadini e operatori su quello che avviene sulla piazza, stiamo lavorando insieme ad Amiat e l’amministrazione comunale per recuperare due vecchi mezzi dismessi dall'azienda per riconvertirli in modalità elettrica, in modo che diventino la sede per il recupero del cibo. Perché questo tipo di trasformazione? Ciò renderebbe più facile il trasporto delle derrate verso soggetti disponibili ad utilizzare il cibo per produrre pasti gratuiti e sarebbe inoltre una esperienza pilota per sperimentare nel mercato movimentazioni delle merci e dei banchi a più basso impatto ambientale”.