Emilia Romagna, marcia indietro sulla manovra antismog: blocco diesel euro 4 solo dal 1° ottobre 2020, da subito quello dei diesel euro 3
Nella manovra anche il raddoppio delle domeniche ecologiche e misure emergenziali dopo 3 giorni di sforamento. Da novembre parte l’eco-bonus per i veicoli commerciali con contributi da 4 a 10mila euro
18 October, 2018
La manovra antismog dell'Emilia Romagna cambia, accogliendo la richiesta della maggioranza dei territori, senza che vengano modificate - secondo la regione - le stime sul taglio alle emissioni inquinanti. Con lo spostamento al 1° ottobre 2020 del blocco alla circolazione dei diesel euro 4 sostanzialmente compensato dagli incentivi per rottamare i veicoli commerciali e di privati più inquinanti, dalla stretta sulle misure emergenziali e dal raddoppio delle domeniche ecologiche. “Perché da parte della Regione non c’è alcuna intenzione di fare un solo passo indietro o allentare la presa sulla tutela della salute e dell’ambiente”, afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo.
Le misure, dunque, in vigore fino al 31 marzo 2019 per il miglioramento della qualità dell’aria: blocco dei diesel fino all’euro 3; misure d’emergenza più restrittive in caso di sforamento delle emissioni che scatteranno dopo soli 3 giorni di superamento continuativo del valore giornaliero di pm10, e che comprenderanno anche gli stessi diesel euro 4 (come lo scorso anno), e raddoppio delle domeniche ecologiche, almeno due al mese.
Queste, in sintesi, quelle varate oggi in Assemblea legislativa dopo l’approvazione di un emendamento presentato dalla Giunta al progetto di legge ‘Sessione europea 2018’ dopo la riunione dell’8 ottobre scorso, con il presidente Stefano Bonaccini, l’assessore Gazzolo e i sindaci dei Comuni superiori ai 30mila abitanti e dell’agglomerato di Bologna, da cui era uscita la richiesta di togliere il divieto generalizzato alla circolazione dei diesel euro 4 prevista nel Pair 2020 (Piano aria integrato regionale),costruito con tutti i Comuni interessati e senza voti contrari di nessuna forza politica in Aula. Richiesta accolta dalla Regione per dare risposte alle richieste di cittadini e imprese raccolte dai sindaci e per uniformità con le altre Regioni dell’accordo di Bacino Padano (Lombardia, Veneto e Piemonte).
Ma non basta. Dal mese prossimo le micro, piccole e medie imprese potranno usufruire dell’eco-bonus per i veicoli commerciali fino all’euro 4 e dal 2019 il contributo alla rottamazione dei mezzi più inquinanti fino ai diesel euro 4 sarà estesa anche ai privati grazie ai 5 milioni che la Regione stanzierà entro la fine dell’anno.
“Abbiamo ascoltato i territori com’è nello stile di questa Giunta- spiega Gazzolo-. Ci siamo fatti carico delle richieste dei sindaci e nello stesso tempo abbiamo svolto una seria valutazione per definire il bilancio emissivo dopo le decisioni prese nell’incontro dell’8 ottobre. Il risultato è un sostanziale pareggio rispetto allo scenario originario del blocco strutturale della circolazione per i diesel euro 4, ovvero 280 tonnellate all’anno in meno di ossidi di azoto e 31,5 tonnellate di pm10, così come stimato dalle valutazioni di Arpae che saranno verificate con il monitoraggio che interesserà tutte le 90 misure del Piano aria. E questo anche grazie a due misure innovative: gli eco-bonus per i veicoli commerciali con un investimento regionale di poco meno di 4 milioni di euro e quelli per i privati previsti nel 2019 finanziati sempre dalla Regione con 5 milioni di euro. Con un impegno economico rilevante di cui la Giunta si è fatta carico- conclude l’assessore-, abbiamo accolto le richieste dei territori senza deroghe al taglio delle emissioni inquinanti che rimane il nostro obiettivo prioritario. Ora chiediamo la stessa sensibilità al Governo, di investire altri 5 milioni di euro per i veicoli privati per rafforzare la manovra a beneficio della salute di tutti i cittadini. Marciare insieme vuol dire proprio questo: farsi carico ognuno delle proprie responsabilità per azioni condivise ed efficaci per un’aria più pulita”.
Il
taglio alle emissioni inquinanti
Equilibrio
raggiunto nel bilancio delle emissioni inquinanti rispetto allo
scenario che prevedeva il blocco alla circolazione dei diesel euro 4
con una diminuzione
di 280 tonnellate all’anno di ossidi di azoto (NOx) e 31,5 di pm10.
Grazie alle misure
emergenziali previste,
con il blocco dopo 3 giorni di sforamento e il raddoppio
delle domeniche
ecologiche,
e la rottamazione dei
veicoli commerciali e privati l’obiettivo complessivo sarà infatti
mantenuto (scenario stimato da Arpae ).
Gli
eco-bonus per i veicoli commerciali: contributi da 4 a 10mila
euro
Prenderanno
il via dal mese prossimo gli eco-bonus per i veicoli commerciali
destinati alle micro,
piccole e medie imprese.
In tutto, è a disposizione un pacchetto di 3
milioni e 850mila euro (1.850.000
di fondi regionali e 2 milioni statali) per incentivare
la rottamazione
dei diesel fino all’euro 4 fino
a 12 tonnellate (categoria N1 e N2).
Ogni impresa potrà sostituire fino a due veicoli per avere diritto a due contributi ed è ammessa anche la formula del leasing con ‘obbligo del riscatto’. Potranno essere acquistati mezzi elettrici, ibridi a benzina(full hybrid o hybrid plug in), a metano (mono e bifuel benzina) euro 6 o gpl (mono o bifuel benzina) sempre euro 6.
A seconda del mezzo acquistato sarà corrisposto in forma diretta un contributo variabile dai 4 ai 10 mila euro. E a questo, grazie a un accordo tra Regione e associazioni Anfia, Unrae e Federauto, si aggiunge uno sconto non inferiore al 15% che i concessionari dovranno applicare a chi acquisterà i mezzi con il contributo regionale. Nella manovra sono ammessi anche i veicoli già rottamati a far data dal 1^ gennaio 2018.
Le
misure emergenziali: blocco dopo 3 giorni di sforamento e raddoppio
delle domeniche ecologiche
Con
le misure approvate oggi in Assemblea legislativa, vengono inasprite
le misure
emergenziali che
scatteranno dopo soli 3
giorni,
un giorno in meno rispetto al Pair 2020, di superamento continuativo
del valore limite giornaliero di pm10 con il divieto
di circolazione che
si estenderà, in questo caso, anche ai diesel
euro 4.
Inoltre, scatterà il divieto di utilizzo di stufe
a biomassa legnosa fino
alla classe
3 stelle compresa (se
in presenza di impianti di riscaldamento alternativi), e ci sarà
l’obbligo di abbassare a 19 gradi il riscaldamento nelle
case e negli uffici e a 17 gradi nelle attività produttive e
artigianali. Previsto il divieto di combustione all’aperto
e di spandimento
dei liquami zootecnici
senza tecniche ecosostenibili (interramento immediato dei liquami o
iniezione diretta al suolo).
Per far sì che le misure
emergenziali vengano rispettate, saranno potenziati i controlli e
sarà applicato il divieto di sostare in strada con il motore acceso.
Le
altre misure fino al 31 marzo 2019
Blocco
alla circolazione dei veicoli diesel fino all’euro 3, benzina fino
all’euro 1 e ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via
ordinaria dal
lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30,
e nelle domeniche
ecologiche. Norme
ancora più dure in caso di sforamenti: il blocco scatterà infatti
con un giorno di anticipo, 3 giorni di sforamento, rispetto allo
scorso anno. Sono interessate da queste limitazioni 30
cittàdell’Emilia-Romagna: 19 tra capoluoghi
di provincia o
comunque aree urbane con
oltre 30 mila abitanti-
in ordine alfabetico Bologna, Castelfranco Emilia (Mo), Carpi (Mo),
Cento (Fe), Cesena, Faenza (Ra), Ferrara, Forlì, Formigine (Mo),
Imola (Bo), Lugo (Ra), Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio
nell'Emilia, Riccione (Rn), Rimini, Sassuolo (Mo) - e gli 11
centri dell’agglomerato di Bologna:
Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore,
Castenaso, Granarolo dell'Emilia, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, San
Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa. ha aderito
volontariamente all’accordo. Altri comuni anche di altre province
l’hanno chiesto.
L’attuazione delle misure del Pair
2020 è affidata all’adozione di apposite ordinanze da
parte dei sindaci dei Comuni interessati. Sul sito regionale
“Liberiamo l’aria” (www.liberiamolaria.it)
saranno tempestivamente pubblicate, comune per comune, tutte le
informazioni per i cittadini, con i testi delle ordinanze, i dati in
tempo reale, le mappe, le misure emergenziali e le deroghe in
vigore.
Tra queste ultime, ricordiamo, il via libera alla
circolazione per i mezzi
alimentati a metano, gpl, elettrici, ibridi e
quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4
o più posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a
sedere (car
pooling).
Confermate
inoltre le restrizioni già in vigore nel 2017 per i camini
più vecchi,
e cioè quelli aperti tradizionali (senza sportello a chiusura della
sede di fiamma), le stufe o “caldaiette” con efficienza
energetica inferiore al 75%, ossia quelle meno efficienti e più
inquinanti, di classe “1 stella”.
Il divieto si applica però
solo per l’uso riscaldamento e solo nelle abitazioni dotate di
sistemi alternativi per riscaldare gli ambienti, e, nel caso, solo
nelle aree situate sotto i 300 metri di altitudine. Sono esclusi
i Comuni montani per
il loro intero territorio se non interessati dalla procedura di
infrazione comunitaria. Dunque, se
in casa non ci sono altri tipi di impianti di riscaldamento i
caminetti possono sempre essere accesi e utilizzati.
Lo stesso vale
per cucinare cibi o per fini commerciali: nessun
rischio di spegnimento per pizzerie, ristoranti, barbeque,
ecc. Non sono previsti divieti nemmeno per gli impianti a
biomassa (legna o pellet) di classe 2 stelle o superiore (la classe
di appartenenza è indicata nella documentazione fornita dal
costruttore e consegnata all’acquisto), che comprendono la
stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione
come quelli acquistati con il contributo del Conto termico nazionale,
che incentiva interventi per l'incremento dell'efficienza energetica
e la produzione di energia da fonti rinnovabili per impianti di
piccole dimensioni./BB
(Nel link le altre misure adottate dalla Regione Emilia-Romagna per il sostegno alla mobilità sostenibile: Scheda misure mobilità sostenibile ottobre 2018.pdf)
Foto: “Greetings from the smog” di Spazillimiti