Acqua di rubinetto, nuove norme europee per aumentare la fiducia dei cittadini
Approvato l’aggiornamento della direttiva sull’acqua potabile che oltre a migliorare la qualità dell’acqua del rubinetto farà risparmiare le famiglie europee e contribuirà a rispettare l’ambiente
23 October, 2018
Approvate oggi, martedì 23 ottobre, dai deputati europei nuove norme per aumentare la fiducia dei consumatori nell'acqua di rubinetto, più economica e pulita dell'acqua in bottiglia e anche meno impattante sull’ambiente, in quanto riduce i rifiuti plastici. L’aggiornamento della direttiva 98/83 sull'acqua potabile prevede l’inasprimento dei tetti massimi per alcuni inquinanti presenti nelle acque, come il piombo che sarà dimezzato e i batteri nocivi, oltre a nuovi limiti per alcuni interferenti endocrini e il monitoraggio dei livelli di microplastica.
Il Parlamento ha approvato la relazione con 300 voti favorevoli, 98 contrari e 274 astenuti. Adesso sarà avviato un negoziato con il Consiglio Europeo non appena i ministri avranno stabilito la loro posizione.
Oggi in UE ogni persona consuma in media fino a 106 litri di acqua in bottiglia all’anno. Considerato che 1 litro di acqua di rubinetto vale circa 0,002 euro, secondo la Commissione europea, bere meno acqua in bottiglia aiuterebbe le famiglie europee a risparmiare oltre 600 milioni di euro all’anno con vantaggi anche per l’ambiente: bere l’acqua del rubinetto contribuisce alla riduzione dei rifiuti di plastica, compresi i rifiuti marini, e riduce anche le emissioni di gas serra. Tra gli imballaggi in plastica monouso più diffusi sulle spiagge ci sono infatti le bottiglie.
“Tutti dovrebbero avere accesso ad acqua pulita e di buona qualità e noi dovremmo fare del nostro meglio per renderla il più possibile accessibile a tutti. Insistere affinché i Paesi assorbano i costi attraverso i loro bilanci statali va contro le tradizioni nazionali esistenti, ed è solo un miraggio perché, alla fine, è sempre il contribuente che paga il conto". Lo ha dichiarato il relatore Michel Dantin in linea con quanto ribadito dai deputati. Questi ultimi facendo riferimento all’iniziativa popolare “Right2Water”, che ha raccolto oltre 1 milione e 800 mila sottoscrizioni mettendo in evidenza l’insicurezza dei cittadini europei sull’acqua di rubinetto, hanno ribadito la necessità che i singoli Stati membri “si concentrino anche sulle esigenze dei gruppi vulnerabili della società in termini di accesso all'acqua. In particolare, dovrebbero identificare le persone senza accesso, o con accesso limitato all'acqua, compresi i gruppi vulnerabili ed emarginati, e valutare i modi per migliorare il loro accesso. Dovrebbero inoltre informarli in modo chiaro su come allacciarsi alla rete di distribuzione o sui modi alternativi di accesso all’acqua potabile”.
L’accesso universale all’acqua pulita e il miglioramento dell'accesso all'acqua nelle città e nei luoghi pubblici, rientra tra i nuovi doveri a carico degli Stati membri che – dove possibile - dovranno installare fontane gratuite. I parlamentari chiedono anche che l'acqua del rubinetto sia fornita gratuitamente, o a basso costo, nei ristoranti, nelle mense e nei servizi di ristorazione.