Blocco diesel Euro 4 a Milano, Beppe Sala: 'Andiamo avanti, a me interessa la salute dei cittadini'
Il sindaco di Milano: “Per me la priorità è la salute dei milanesi, anche se mi rendo conto che siamo nella città del commercio. Non sono uso, però, prendere decisioni e tornare indietro per cui andremo avanti e il punto fondamentale sarà l'avvio di area B e divieti fino agli Euro 3”
24 October, 2018
“Per me la priorità è la salute dei milanesi, anche se mi rendo conto che siamo nella città del commercio. Non sono uso, però, prendere decisioni e tornare indietro per cui noi andremo avanti sulla nostra strada e il punto fondamentale sarà a gennaio l'avvio di area B e quindi a un primo livello di divieti fino ai diesel Euro 3”. Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, a proposito delle limitazioni al traffico per lo smog, che martedì hanno fermato i diesel euro 4 suscitando le ire dell'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo a causa di un protocollo applicato a suo dire senza “buon senso”.
Eppure le regole sono chiare e nessuno ne ha abusato: l'accordo del Bacino Padano, sottoscritto con le regioni Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, prevede che al quarto giorno consecutivo di superamento dei livelli consentiti di polveri sottili il blocco della circolazione arrivi fino ai disele Euro 4. Per Milano si parla di 30mila mezzi privati che dalle 8.30 alle 18.30 sono interdetti alla circolazione.
Cattaneo ha annunciato di voler cambiare queste regole: “Ho sollevato un tema preciso – riferisce a Il Giorno - attualmente l’entrata in vigore dei divieti di circolazione è del tutto automatica. Invece io credo che gli automatismi siano appropriati solo in presenza di dati chiari e convergenti. Nel caso specifico: gli accordi in vigore prevedono che le limitazioni alla circolazione dei diesel Euro 4 possano essere evitate se le previsioni meteo sono favorevoli alla dispersione degli inquinanti per i due giorni successivi. Bene, le previsioni meteo di lunedì, giorno nel quale è stato comunicato il blocco dei diesel Euro 4, indicavano che i due giorni successivi sarebbero stati uno neutro e l’altro favorevole alla dispersione degli inquinanti. In una situazione simile il blocco degli Euro 4 non sarebbe dovuto scattare.”
Un tema, quello della revoca tempestiva di un blocco introdotto sulla base di dati cambiati repentinamente, di cui si discusse molto vivacemente anche a Torino lo scorso inverno, senza arrivare mai ad una soluzione condivisa. Il Protocollo Padano sembrava aver messo tutti d'accordo ma così non è.
In Regione Lombardia tuttavia c'è chi non solo sostiene il provvedimento, ma addirittura vorrebbe misure più severe, come i consiglieri lombardi Antonella Forattini e Pietro Bussolati (Pd) che chiedono la convocazione urgente del tavolo aria. “In Lombardia - spiegano in una nota - è già allarme smog. Il livello delle polveri ha superato per diversi giorni i livelli consentiti, mentre sono state annunciate deroghe al divieto di circolazione delle auto più inquinanti, quali gli Euro 3 diesel. Per questo abbiamo chiesto la convocazione con la massima urgenza del Tavolo istituzionale Aria. Noi vogliamo costruire un sistema sulla consapevolezza dell'importanza dei comportamenti virtuosi dei cittadini, anche attraverso incentivi”.