Raccolta rifiuti, l’Italia sommersa verso la paralisi totale
di Jacopo Giliberto - da Il sole 24 ore
24 October, 2018
Il sistema italiano di raccolta dei rifiuti, di raccolta differenziata e riciclo di materiali ricuperabili, di smaltimento sta andando alla paralisi perché alcune città come Roma paralizzano il sistema, perché le quantità riciclabili raccolte nel resto d’Italia sono sempre più alte, ma non cresce il minuscolo mercato dei prodotti riciclati; si potrebbe ricorrere a impianti alternativi di smaltimento come gli inceneritori ma — per le contestazioni nimby e per l’appoggio che i comitati del no trovano in chi fa leggi e norme — non solamente è bloccata la costruzione di qualsiasi impianto ma addirittura sindaci, magistrati e assessori fanno chiudere quelli che ci sono.
Conseguenza: gli impianti di trattamento sono strapieni, i prezzi di trattamento e smaltimento diventano superbi, i rifiuti e i materiali riciclabili non trovano destinazione, sono più facili e pericolosi gli incendi involontari, si dà spazio alla malavita degli smaltimenti abusivi, degli incendi nei capannoni e delle esportazioni clandestine di spazzatura.
Risposte semplici e sbagliate
«Mediamente negli ultimi 3 anni sono bruciati quasi 300 siti di stoccaggio dei rifiuti. Prima non accadeva. C’è qualcosa di strutturale. Le procure e le forze di polizia, in prima fila i carabinieri, stanno indagando», ha detto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, area Cinquestelle. Al quesito che tormenta il ministro Costa e tanti cittadini c’è una risposta in tre puntate.
Purtroppo la riposta deve essere così complessa perché complesso è il problema e, come amava ripetere lo scrittore irlandese George Bernard Shaw (1856-1950), «per ogni problema complesso c’è sempre una soluzione semplice e sbagliata».
Così a furia di risposte semplici e sbagliate il servizio rifiuti e l’intera raccolta differenziata potrebbero bloccarsi nella crisi della spazzatura più severa mai sperimentata in Italia.
I sintomi della malattia
I prezzi sul mercato dello smaltimento sono sempre più alti e insostenibili, gli impianti si fermano intasati di rifiuti, basta un incidente da nulla per scatenare un incendio colossale di spazzatura accumulata, si dà spazio alla malavita che risolve il problema dei rifiuti con una tanica di gasolio e un accendino che fanno respirare ai polmoni dei cittadini quelle diossine che gli inceneritori non producono.
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