Anche il 'modello Treviso' non può fare a meno dell'inceneritore? Botta e risposta tra Sole 24 Ore e Contarina
Il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo dove cerca di smontare il cosiddetto “modello Treviso”, ovvero la città che con il suo 85% di raccolta differenziata è presa ad esempio da tutti gli addetti ai lavori per la gestione dei rifiuti urbani. Abbiamo raggiunto l'azienda veneta
22 November, 2018
Inceneritori e gestione rifiuti, la
saga continua. Oggi, giovedì 22 novembre, il Sole 24 Ore ha
pubblicato un
articolo dai toni sarcastici dove cerca di smontare il cosidetto
“modello Treviso”, ovvero la città che con il suo 85% di raccolta differenziata è presa ad esempio da tutti gli addetti ai lavori per la gestione dei rifiuti urbani. La tesi è semplice: anche chi ha una percentuale così alta di differenziata non può fare a meno dell'inceneritore. Il quotidiano di Confindustria scrive infatti che “Treviso manda a bruciare nel termovalorizzatore dei vicini padovani i rifiuti che non riesce a smaltire o a riciclare.” Si tratta del 15% su un totale di 386 chili pro capite (dati 2016).
Abbiamo raggiunto Contarina, la società a completa partecipazione pubblica, che si occupa della gestione dei rifiuti nei 50 Comuni aderenti al Consiglio di Bacino Priula all’interno della provincia di Treviso. Ecco che cosa ci hanno detto:
“Contarina non ha mai dichiarato di non utilizzare impianti. La società ha la fortuna di utilizzarli solo per una minima parte di rifiuto residuo corrispondente a 58 chili pro capite, in confronto ai 250 e anche 300 di altre zone d'Italia, raggiunti grazie ad un'ottima raccolta differenziata che è arrivata oltre l'85%. Il residuo, che tra l'altro sarà sempre meno, viene affidato tramite una gara alla termovalorizzazione o allo smaltimento in discarica. L'articolo del Sole 24 Ore è sarcastico e ci fa un po' sorridere, ma noi non ci siamo mai posti come baluardo sul profilo impiantistico, anzi. E comunque quando ci saranno soluzioni tecniche che ci permetteranno di fare a meno dell'incenerimento, anche per quel poco di residuo che ci sarà, sicuramente saremo i primi ad utilizzarle”.
L'obiettivo di Contarina è quello di superare la già ragguardevole quota dell'85% di raccolta differenziata, che la pone ai vertici non solo italiani ma anche europei, e di raggiungere addirittura il 96%. In che modo? Attraverso un impianto di riciclo di pannolini e pannoloni in fase di sperimentazione. Torneremo ad aggiornare i lettori sugli sviluppi.