Earth Hour, In Italia sono 400 i Comuni che hanno aderito all’Ora della Terra 2019 organizzata dal WWF
Sabato 30 marzo alle 20,30 a Milano si spegne il castello Sforzesco, con iniziative organizzate da WWF Young, a Roma il Colosseo, la Basilica e il colonnato di San Pietro; a Napoli si spegneranno le luci del Maschio angioino, di Castel dell’ Ovo e del Municipio, a Torino la Mole Antonelliana, a Bari si spegneranno i 197 lampioni storici del lungomare
29 March, 2019
Sabato 30 marzo alle 20,30, in tutto il mondo tantissimi luoghi, dai monumenti più famosi alle abitazioni di privati cittadini, spegneranno le luci e centinaia di milioni di persone parteciperanno alla grande ola di spegnimenti di Earth Hour, l’Ora della Terra, la più grande mobilitazione planetaria sul tema dei di cambiamenti climatici.
In
Italia sono 400
i Comuni che hanno aderito all’Ora della Terra 2019,
con lo spegnimento di monumenti, palazzi o luoghi simbolo. 47
organizzazioni aggregate WWF e 10 Oasi hanno in programma circa 100
eventi e iniziative, dalle biciclettate alle conferenze, dalle serate
a lume di candela a quelle musicali.
Ecco gli spegnimenti
principali: A Milano si
spegne il castello Sforzesco, con iniziative organizzate da WWF
Young, a Roma il
Colosseo, la Basilica e il colonnato di San Pietro; a Napoli si
spegneranno le luci del Maschio angioino, di Castel dell ’ Ovo e
del Municipio, a Torino la
Mole Antonelliana, a Verona l’Arena,
a Bari si
spegneranno i 197 lampioni storici del lungomare , a Reggio Calabria
il santuario della Collina degli Angeli, a Venezia le luci principali
di Piazza San Marco, a Palermo il teatro Massimo, a Isernia la
Fontana Fraterna. E ancora: A Modena luci spente per il Palazzo
comunale e Piazza grande, a Como il Duomo, l'Arena del Teatro e la
Torre del Baradello, mentre all’Isola del Giglio si spengono le
luci dell’Antico Borgo di giglio Castello. Luci spente anche
a Pistoia (Piazza
del Duomo), Parma (residenza
municipale e palazzo del governatore), a Padova (Municipio), mentre
ad Avezzano si spegne l'illuminazione esterna del castello, a Lecce
la porta san Biagio, a
Forlì piazza
Saffi. Anche a Bracciano (Roma) si spengono le luci del Castello
Orsini-Odescalchi.
Due
spegnimenti particolari in Umbria e Piemonte: a Terni sarà
interessato l'obelisco “ Lancio di luce ” dello
scultore Arnaldo Pomodoro, mentre a Varallo
Sesia, in
provincia di Vercelli, il Comune spegne il Complesso Monumentale del
Sacro Monte, Patrimonio Unesco. Qui una mappa degli eventi italiani.
Mentre
i dati sul cambiamento climatico in atto continuano ad aggravarsi
diventa totalmente insostenibile la mancata reazione per
decarbonizzare con urgenza le nostre economie. La concentrazione di
anidride carbonica nell’atmosfera è arrivata nel 2018 a 408 ppm
(parti per milione di volume), in molte giornate di questi primi mesi
del 2019 sono giunte o hanno persino sorpassato le 410 ppm (nel 1750
all’inizio della Rivoluzione Industriale era di 277 ppm), il 2018 è
stato il quarto anno più caldo a livello globale (da quando esistono
le registrazioni scientificamente attendibili dal 1880) e le
emissioni totali di anidride carbonica hanno continuato a crescere
raggiungendo più di 41 miliardi di tonnellate. Se non cambiamo rotta
alle nostre economie e ai nostri stili di vita potremo raggiungere lo
stato dell’“Hothouse Earth” come è stata definita da
autorevoli scienziati.
Dall’analisi
dei paleoclimi (ossia tutte le conoscenze sin qui raccolte sui climi
dei periodi geologici del passato) emerge che i dati climatici
attuali, proseguendo nell’inazione, potrebbero condurre, ad
una situazione complessiva della nostra Terra simile a quella
verificatasi verso la metà del periodo del Miocene, risalente a
15-17 milioni di anni fa, quando la concentrazione di CO2
nell’atmosfera arrivavano persino a valori superiori alle 400 ppm
raggiungendo le 500 ppm, le temperature medie della superficie
terrestre erano superiori di 4°C - 5°C rispetto a quelle che si
sono registrate nel nostro periodo preindustriale e il livello dei
mari era superiore di 10-60 metri rispetto alla situazione attuale:
ma il fatto più rilevante su cui riflettere è che sulla superficie
della Terra, in quel periodo, non vi era nessuna forma di Ominide che
si aggirasse tra gli ambienti del pianeta di allora.
“Come
mai prima d’ora la natura si trova in un momento di drammatico
declino. Dai
dati dell’Unep dal 1970 a oggi il consumo di risorse naturali è
più che triplicato, mentre gli effetti dei cambiamenti climatici
sono sotto gli occhi di tutti: gli ultimi quattro anni sono stati i
quattro anni più caldi mai registrati (WMO). È sempre più urgente
un’azione globale di conservazione del capitale naturale che non
può prescindere da un cambiamento culturale dei nostri stili di
vita, dei nostri sistemi produttivi e dei nostri modelli di consumi”.
Dichiara, la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi che
aggiunge: “Per questa ragione abbiamo scelto Matera, capitale
europea della cultura, per il nostro evento centrale. Nella lotta ai
cambiamenti climatici molto spesso i cittadini sono più avanti dei
governi che continuano a rinviare azioni che sono quanto mai urgenti:
quello che fa ben sperare, però, è la mobilitazione dei giovani che
in tutto il mondo, a milioni, stanno chiedendo agli adulti di oggi di
non rubare loro il futuro”.
Dalla
Torre Eiffel all’Opera House di Sydney, dall’Empire
State Building di New York al Burj Khalifa a Dubai . Saranno oltre
160 i Paesi che parteciperanno e migliaia i luoghi iconici che
spegneranno le loro luci come gesto simbolico per salvare il pianeta,
ma anche per aumentare la consapevolezza sull’importanza della
natura e incoraggiare individui, imprese e governi in tutto il mondo
a trovare le soluzioni necessarie per costruire un futuro sano e
sostenibile per tutti.
In
Italia l’evento centrale, realizzato in collaborazione con il
comune di Matera, sarà nella capitale europea della cultura
2019, dove
avverrà lo spegnimento simbolico, dalle 20,30 alle 21,30, di
uno dei luoghi più suggestivi della Città dei Sassi, l’area di
San Pietro Caveoso e della Rupe dell’Idris, con una prima
esibizione dal vivo aperta a tutti del pianista Danilo Rea che
accompagnerà la proiezione di immagini di natura e satellitari in
collaborazione con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), che
renderanno ancora più unico questo inno collettivo alla bellezza e
alla fragilità del pianeta. Il programma proseguirà poi alle 21:00
con l’Earth Hour Concert presso il Conservatorio di Musica E.R.
Duni di Matera con la partecipazione speciale del pianista Danilo
Rea.
Riconoscimenti. All’iniziativa
Earth Hour 2019 è stata conferita la Medaglia del Presidente della
Repubblica e sono stati concessi i Patrocini del Senato della
Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio
dei Ministri, nonché dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani
- ANCI. Anche le scuole saranno coinvolte, grazie a uno specifico
Protocollo d’intesa siglato da WWF e MIUR.
Earth
Hour 2019 è il più grande movimento per l’ambiente a livello
mondiale, con
oltre 160 Paesi che partecipano per invitare all'azione sulle
questioni ambientali più importanti da affrontare. L'Ecuador, ad
esempio, sta spingendo per una legge che abolisca l’uso della
plastica nella capitale Quito, mentre la Finlandia sfiderà oltre un
quarto della popolazione del paese a seguire una dieta più
equilibrata. Il Kenya pianterà un miliardo di alberi entro il 2030
per ripristinare la copertura forestale e l'Indonesia sta
incoraggiando 5 milioni di giovani ad adottare uno stile di vita più
green.
“Da
una parte abbiamo la responsabilità morale di vivere in armonia con
la natura, dall'altra la natura è di vitale importanza per la vita
quotidiana di tutti. Dalla natura dipende il cibo che mangiamo,
l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, e molto altro ancora, ma
stiamo spingendo il pianeta al limite e la natura è gravemente
minacciata”. Ha dichiarato Marco
Lambertini, direttore generale del WWF Internazionale.
Partnership
per Earth Hour. Proprio
in occasione dell’Ora della Terra, ai ragazzi della scuola
secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Pascoli di
Matera sarà dedicato uno speciale evento con laboratori didattici e
attività di sensibilizzazione organizzate dal WWF, che si
svolgeranno nella mattina di sabato 30 marzo all’interno della
scuola. Un’occasione per coinvolgere i ragazzi attraverso attività
ispirate al progetto educativo digitale “Mi curo di te” del WWF:
il gesto di ognuno per il Pianeta di tutti”, realizzato grazie al
supporto di Sofidel, azienda nota soprattutto per il marchio Regina.
Sofidel, da oltre 10 anni, collabora con WWF supportando direttamente
alcuni progetti di conservazione e iniziative di sensibilizzazione e
coinvolgimento del pubblico. “Mi Curo di Te” è il principale
esempio di questa comune volontà, rivolto ai docenti della scuola
primaria e secondaria di primo grado: si concentra su 3 grandi
tematiche quali acqua, clima e foreste e attraverso lezioni
didattiche mira a favorire l’adozione di comportamenti virtuosi per
il Pianeta. A oggi sono 9mila le classi che hanno aderito.
Non
solo Sofidel,
main partner dell’Ora della Terra per
l’appuntamento di Matera, ma anche altre Aziende Partner di WWF
hanno deciso di aderire alla mobilitazione globale: Auchan Retail
Italia, Eurojersey, I Provenzali, Maxi Zoo, UniCredit, Unilever e
Wind Tre partecipano infatti con spegnimenti, con attività di
sensibilizzazione rivolte ai propri dipendenti e azioni dedicate ai
clienti sul tema del cambiamento climatico.
Fonte: WWF Italia