Ordinanze di enti locali anti-bottiglie di plastica. ASSOBIBE: giuridicamente illegittime
L’Associazione di CONFINDUSTRIA che rappresenta le imprese che producono e vendono bevande analcoliche in Italia: "Illegittime le ordinanze di enti locali che vietano la vendita di bottiglie di plastica (in Pet) monouso"
19 April, 2019
Ordinanze locali anti-bottiglie di plastica: giuridicamente illegittime. A dirlo è ASSOBIBE che ha partecipato mercoledì 17 aprile 2019 a Roma al convegno “Direttiva Plastica Monouso: facciamo
chiarezza”. L’associazione di CONFINDUSTRIA, che rappresenta le aziende che producono e vendono bevande analcoliche in Italia, ha lanciato "un preoccupato grido d’allarme sul proliferare di ordinanze di Comuni e Regioni che limitano l’uso e la vendita di prodotti per una errata interpretazione della Direttiva UE". Di seguito il testo del comunicato diffuso da ASSOBIBE:
ASSOBIBE è intervenuta al Convegno odierno di FareAmbiente “Direttiva Plastica Monouso: facciamo chiarezza” per ribadire che le bottiglie in plastica non sono vietate dalla recente Direttiva UE sulla Plastica Monouso, né da norme nazionali. Sono quindi illegittime e provocano gravi danni economici le crescenti ordinanze comunali e/o regionali che vietano la vendita e/o l’utilizzo di bottiglie in plastica monouso in piccoli e grandi esercizi commerciali.
Vietare un prodotto, senza alcun motivo di urgenza - in un momento di recessione come quello del mercato attuale - non può che tradursi in ulteriori difficoltà per le imprese della Filiera, che generano valore economico e sociale nel Paese, producendo e distribuendo bevande di qualità spesso simbolo del Made in Italy come aranciate, cedrate, chinotti, etc.
Tali decisioni si basano su una superficiale conoscenza della problematica, che identifica nelle bottiglie di plastica la causa principale del problema di inquinamento, quando queste rappresentano l’1% del totale della plastica immessa sul mercato (fonte: Plastic Consult) e il 6,3% sul totale dei rifiuti trovati sulle spiagge italiane (fonte: Legambiente “Beach Litter 2018 – Indagine sui rifiuti nelle spiagge italiane”).
L’impegno dei produttori di bevande analcoliche sul tema plastiche prevede importanti azioni, iniziate a partire dalla riduzione dell’utilizzo del materiale (-20%) al crescente ricorso al RPet e impegno all’uso di bottiglie, etichette e tappi solo in plastica riciclabile.
ASSOBIBE ricorda che per alcuni prodotti ci sono alternative, mentre per altri non ci sono soluzioni che garantiscano le stesse performance ambientali, comprese le emissioni di CO2 considerando l’intero ciclo di vita di bottiglia in plastica, dalla sua produzione al trasporto (ogni camion di preforme in plastica - che negli stabilimenti vengono trasformate in bottiglie - toglie dalla strada 35 camion di bottiglie in vetro).