Piemonte, la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici in forte calo nel 2018
La regione evidenzia una riduzione di quasi il 5% nel conferimento di RAEE, ciò nonostante rimane tra le migliori a livello nazionale. La raccolta media pro capite scende a 4,95 kg per abitante. Torino è la prima provincia per quantitativi assoluti, Verbano-Cusio-Ossola per raccolta pro capite
23 April, 2019
Secondo i dati presentati dal Centro di Coordinamento RAEE nell’undicesima edizione del “Rapporto Annuale sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia”, nel 2018 il Piemonte per la prima volta dopo diversi anni segna un’inversione di tendenza nella raccolta di RAEE, unica tra le regioni del Nord Italia, pari al -4,97% rispetto al 2017. Di conseguenza i quantitativi totali di rifiuti elettrici ed elettronici avviati a corretto smaltimento scendono a quota 21.640 tonnellate, ciò nonostante la regione rimane tra le più virtuose a livello nazionale. In calo anche la raccolta media pro capite che scende a 4,95 kg per abitante, il valore più basso tra tutte le regioni del Nord Italia.
Migliora ulteriormente al contrario la rete infrastrutturale composta da 297 centri di raccolta, di cui 188 aperti alla distribuzione, oltre a 45 altri centri gestiti da distributori, installatori e sistemi collettivi.
Ogni 100.000 abitanti in media sono disponibili sette strutture, un numero invariato rispetto all’anno precedente e sempre inferiore alla media dell’area di riferimento (nove).
La classifica dei raggruppamenti in base ai quali vengono ripartite le diverse tipologie di RAEE vede salire al primo posto freddo e clima (R1) con un peso del 30%. Secondo posto, ma in forte contrazione (-19%), per i grandi bianchi (R2) il cui peso scende al 27% un dato che deve far riflettere. Più omogenei i pesi di Tv e monitor (R3), e piccoli elettrodomestici (R4) con un’incidenza rispettivamente del 21% e del 20%. Sale allo 0,5% l’incidenza delle sorgenti luminose (R5).
Dall’analisi della raccolta per province, Torino mantiene il primato regionale per raccolta assoluta con 8.744 tonnellate, in calo del 9,69%, portando la raccolta pro capite a 3,85 kg per abitante, la più bassa a livello regionale oltre che di area. A grande distanza seguono Cuneo con 3.868 tonnellate, Alessandria e Novara con meno di 2.500 tonnellate.
Migliora la raccolta di Verbano-Cusio-Ossola che sale a 1.260 tonnellate, consolidando così il primo posto nella raccolta pro capite a livello regionale (7,92 kg/ab), e quella di Vercelli che si attesta a 1.211 tonnellate. Scende, invece, sotto le 900 tonnellate Asti la cui raccolta di RAEE decresce di oltre il 35%, mentre Biella è pressoché stabile a 898 tonnellate.
A livello di raccolta pro capite si distinguono le province di Vercelli (7,03 kg/ab), Cuneo (6,57 kg/ab) e Novara (6,39 kg/ab). Da segnalare il drastico calo di Asti (-35,34%) che si traduce in una raccolta di 4,13 kg/ab, il secondo dato più basso dopo Torino.
Con 14 strutture, Novara e Verbano-Cusio-Ossola sono le province con il maggior numero di centri di raccolta ogni 100.000 abitanti, seguite da Cuneo con undici centri e Asti con sette. Molto meno performanti i numeri delle restanti province, tutte al di sotto della media nazionale (sette).
Commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento dei RAEE: “I risultati della raccolta di RAEE a livello nazionale nel 2018 sono soddisfacenti e registrano un incremento del 5% rispetto all’anno precedente, grazie all’impegno di tutti i gestori della raccolta, siano essi Comuni, aziende della gestione rifiuti oppure distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. In Piemonte si registra al contrario una contrazione dei volumi totali di pari valore. Emerge chiaro il dato in controtendenza relativo al raggruppamento 2: i grandi bianchi non sono più affidati dalle province di Torino e di Asti al sistema di gestione dei produttori di AEE e registrano un calo, rispettivamente del -35% e del -77%. Questo dato deve sensibilizzare chi pone in essere le attività di controllo affinché ci sia certezza delle destinazioni che prendono questi RAEE, con la speranza che siano correttamente trattati e si proceda al recupero di tutti i materiali contenuti. Vista la buona infrastrutturazione presente in regione va potenziata la diffusione di informazioni, investendo in progetti di comunicazione volti a sensibilizzare cittadini e consumatori piemontesi sulla raccolta differenziata di RAEE”.