Jova Beach Tour a Rimini, esposto degli ambientalisti in procura: 'Spostatelo da un'altra parte'
Per tutelare il fratino, piccolo uccello in via d'estinzione, le associazioni AsOER, Italia Nostra Rimini, Legambiente e Lipu hanno inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Rimini e al Ministero dell'Ambiente per chiedere di spostare o posticipare il concerto
08 July, 2019
La
protesta contro la tappa del 10 luglio del Jova Beach Party sul
litorale tra Rimini e Riccione passa alle vie di fatto: dopo gli
appelli ai due Comuni "al buonsenso e alla collaborazione"
per cercare di tutelare i pulcini di fratino, una specie protetta
presente nell'area dell'evento, le associazioni AsOER, Italia Nostra
Rimini, Legambiente e Lipu hanno inviato un esposto, fra gli altri,
alla Procura della Repubblica di Rimini e al Ministero dell'Ambiente
per chiedere di spostare o posticipare il concerto del musicista toscano.
Il
fratino è un piccolo uccello che nidifica sulle spiagge europee e
dall'inizio del secolo la sua popolazione è in consistente calo. In
Italia si stima la presenza di meno di 700 coppie e in Emilia-Romagna
rimangono 30-40 coppie (un decimo rispetto agli anni '80). Nel
litorale tra Rimini e Riccione ci sono al momento quattro pulcini
che, si legge nell'esposto, non saranno in grado di volare prima del
15 luglio ed "esiste un'elevata probabilità che vengano
schiacciati e involontariamente uccisi". Per questo,
considerando che al concerto di Jovanotti parteciperanno circa 40mila
persone, le associazioni chiedono che l'evento sia spostato in altro
luogo o rinviato a data successiva al 25 luglio.
Vedendo come sono andate le cose l'altra sera ad Albenga, dove nonostante le promesse di sostenibilità e basso impatto ambientale l'evento dell'artista toscano si è lasciato dietro cumuli di rifiuti abbandonati in spiaggia e dispersi in mare, non c'è rassicurazione da parte degli organizzatori che possa lasciare tranquilli gli ambientalisti emiliani.