Tavolo aria in Regione Lombardia, Legambiente: 'Proposte non convincono, di nuovo troppe deroghe a chi inquina'
La proposta del sistema per monitorare gli spostamenti delle vetture più inquinanti consentirebbe a chi aderisce di non deve rispettare le limitazioni del traffico, come per esempio l’AreaB di Milano
Questa mattina (martedì 30 luglio, ndr) durante il “Tavolo aria di Regione Lombardia” l’Assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo ha illustrato le proposte che saranno presentate in giunta regionale. Tra le iniziative promosse dalla Regione figura una serie di incentivi per la sostituzione dei veicoli a seconda delle emissioni in strada, un provvedimento utile per eliminare dalla circolazione i mezzi più inquinanti.
Non convince Legambiente, invece, la sperimentazione del Sistema Movie-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti), una sorta di scatola nera posizionata su base volontaria per monitorare gli spostamenti delle vetture più inquinanti, tenendo conto dell’effettivo uso del veicolo. In Lombardia Regione stima che i veicoli interessati sarebbero oltre un milione e trecentomila. Questo sistema consentirebbe a chi aderisce di non deve rispettare le limitazioni del traffico, come per esempio l’AreaB di Milano, in quanto a seconda delle categorie a cui si appartiene, vengono consentiti un tot di chilometri percorribili anche in ztl.
«Ancora una volta assistiamo alla liberalizzazione delle emissioni - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Speravamo che dal Tavolo Aria di Regione Lombardia sarebbero state presentate misure strutturali per aiutare i Comuni, e l’intero territorio, a contenere le emissioni in atmosfera. Così non è stato. Di fronte ad un sistema di incentivi per il cambio del parco auto, che può dare un contributo interessante al rinnovamento dei mezzi circolanti e al conseguente abbassamento delle emissioni, abbiamo assistito a un esercizio di innovazione che rischia di complicare il quadro dei controlli e delle regole nei comuni che più si sono spesi per cercare di tenere sotto controllo l’inquinamento atmosferico. Ci chiediamo se, di fronte a un peggioramento dei dati relativi ai livelli di smog nel 2018 e al superamento della soglia di emergenza ozono in questi ultimi mesi, davvero questi fossero i provvedimenti più utili».