Grandi eventi. WAO Festival 2019, da quest’anno comincia un percorso di gestione globale sostenibile
Dal 13 al 19 agosto torna WAO Festival: sei giorni di musica, cultura, benessere, arte ed ecologia in Umbria sul Monte Peglia
08 August, 2019
Da qualche anno e ancor di più da questa estate – per lo meno in Italia - tutti gli eventi sono diventati sostenibili, green, eco friendly, plastic free e così via. È di moda, è di tendenza, è figo, probabilmente fa lievitare i profitti però, se fa bene all’ambiente e aiuta a mitigare l’impatto del nostro divertimento, tutto è lecito. Ma non sempre l’evento, dal più piccolo al più grande che sia, è stato progettato mettendo al centro la sostenibilità. C’è chi la chiama progettazione sistemica ma ideare un evento davvero sostenibile comporta un impegno e un lavoro quasi certosino con la diretta conseguenza di sopportare maggiori costi. Quindi si preferisce mettere qualche bidone colorato qua e là, due bicchieri in plastica compostabile e va bene così, la coscienza è pulita e lo show può continuare.
Noi di Eco siamo sempre sensibili ai grandi eventi, andiamo a concerti, concertoni, saloni, fiere, festival, addirittura dal Papa (ma non per l’omelia) e alcune volte diamo il nostro contributo come per Terra Madre, ma c’è un evento che ci ha impressionato positivamente. Parliamo del Wao Festival che ogni anno riserva sempre delle piacevoli novità, come quando nel 2017 abbiamo scoperto che anche in Italia qualcuno si era posto il problema di come trasformare le deiezioni umane in una risorsa durante un grande evento con l’uso delle composting toilets.
Il WAO Festival quest’anno giunge alla sua quinta edizione, all'interno del Parco dei Sette Frati nel comune di San Venanzo in Umbria. Dal 13 al 19 agosto 6 giorni di musica elettronica, 2 stage, più di 100 dj da tutto il mondo e un programma che conta oltre 40 attività tra workshops e laboratori teorico-pratici dedicati alla cura dell’ambiente, della persona e della spiritualità.
Per l’edizione 2019 sono previste circa 3500 presenze di cui il 42% straniere. In pratica sul Monte Peglia, patrimonio MAB UNESCO dal 2018, sorgerà una piccola città e se non si mette al centro il rispetto per l’ambiente il rischio immediato è di combinare un disastro. Lo sanno bene gli organizzatori ed ecco perché, come ogni anno, l’intero evento viene organizzato secondo le logiche della sostenibilità, del risparmio energetico, del riciclo e del consumo di prodotti biologici e a km0.
Il festival propone un’attenzione al territorio che col passare degli anni è diventata sempre più concreta, anche grazie al sostegno e alla collaborazione delle comunità locali e soprattutto del comune di San Venanzo, in prima linea nel supporto all'organizzazione annuale dell'evento.
Quest'anno il festival comincia un percorso di gestione globale sostenibile, mirato al superamento del concetto di monouso: la pratica dell’usa e getta viene sostituita dal sistema di bicchieri riutilizzabili e dall’uso, da parte di tutti i food stall, di stoviglie compostabili e riutilizzabili.
L'attenzione per la natura e l'educazione alle regole di convivenza tra uomo, flora e fauna, la riscoperta di metodi di coltivazione e cura a impatto zero, la bioarchitettura, la permacultura così come l’attenzione al proprio corpo, sono alla base della cultura e filosofia su cui si fonda il Wao Festival, acronimo di We Are One.
Insomma gli organizzatori del Wao alzano ogni anno l’asticella della sostenibilità del loro evento e se vi piace la psytrance il Monte Peglia è una tappa obbligata. Il consiglio? Continuate a leggere l’articolo per scoprire quali artisti si esibiranno, i migliori workshop in programma e, perché no, anche che cos'è la biontrasenergia. Già, proprio quella cosa lì.
Una staffetta musicale di sei giorni
Realtà consolidata all'interno della scena elettronica mondiale, il Wao Festival ospita una line-up di 120 artisti tra i nomi più importanti e attuali della produzione contemporanea globale: Aes Dana, Greg Hilight, Eat Static, Terranoise, Sensient, Mandala, Regan, Dust, LSdirty, Lucassono solo alcuni dei nomi di punta ad alternarsi sul Dance Playground, il main stage del festival. Qui i protagonisti della staffetta musicale di sei giorni trascineranno il pubblico in un’esperienza musicale e sensoriale a 360 gradi, guidandoli tra le sfumature della psychedelic trance, tra progressive, full-on, twilight, forest, darkpsy e hi-tech.
Il ReTribe Circle è l'altra metà del cuore del Wao Festival, il luogo in cui la musica tradizionale si fonde all’elettronica organica, un'area dedicata ai generi più diversi, dal World al Tribal, passando per Tropical, Cumbia, Balcan, AfroLatin, Nu Folk, Jazz, Fusion, Bass, Dub, Glitch, Chill, Techno, Break Beat. Forte ormai di un'identità sempre più delineata, il ReTribe Circle vedrà esibirsi djs e producers di fama internazionale, come CloZee, Spaniol, Dandara, Intiche, Rafael Aragon, Margherita, 0kapi, Treeboga, Neil Perch e tanti altri, e ci sarà la possibilità di scoprire etichette di settore quali ZZK Records, Sonido Tròpico, Wonderwheel Recordings, Chinese Man Records, Tropical Twista Records, Galletas Calientes Records, Global Hybrid Records, LOKD, Frente Bolivarista, KONN Records, Deep Bali Records, Oxhalà Records, etc.
Workshop, laboratori, come alloggiare e qualche altro consiglio pratico e sostenibile
La conoscenza e i percorsi di istruzione sono divisi tra laboratori e workshop estesi a 4 aree: Healing Area, Treatments Area, Sacred Space, e Cultural Area dove sono più di 40 le attività in programma quest’anno, guidate da professionisti ed esperti del settore.
Tra le iniziative della Cultural Area, il workshop “L’Organismo Vivo nella Agricoltura Biodinamica” a cura di Juan Jose Pena, la conferenza “I quattro pilastri della Huehuepahtli – la Grande Medicina Mexica” di Nicola Dentico o “Feng Shui and Colours" di Daniela Mancini. Nella Healing Area, eventi dedicati tra gli altri a yoga, biontrasenergia, meditazione, gestione dello stress, tra cui una sessione di “Playfight – La lotta consapevole” con Ambra Corradi e Fabio Bisotti, “Tecniche di coltivazione energetica” di Gabriele Radino, “Yin Yoga” di Ignatia Amara. La Treatments Area si distingue per workshop dedicati a diverse tipologie di massaggio, all'ayurveda o ai trattamenti naturali, tra pranoterapia e cristalli, mentre il Sacred Space offre spazi e momenti di meditazione, oltre che percorsi dedicati alle pratiche di introspezione e rilassamento.
All'interno del Wao Festival è possibile scegliere soluzioni di alloggio varie, dall'area camper individuale ai Teepee o alle Glamping House comunitarie, in grado di ospitare intere famiglie fino a gruppi di 12 persone.
Se avete deciso di fare un salto al Wao ecco gli ultimi consigli pratici e sostenibili: anche se ci sarà l’EcoTeam a raccoglierli, non disperdete rifiuti tra i boschi; evitate di usare l’auto privata, meglio il treno o il bus; se proprio arrivate in auto non parcheggiate sulla SP101; e per ultimo non raccogliete la lavanda, non è un souvenir!