End of waste, la Regione Lombardia 'salva' 120 imprese con una circolare. Il commento di Confindustria
In una nota, Confindustria Lombardia chiede "un’azione normativa risolutiva immediata e urgente che riattribuisca alle Regioni la competenza di autorizzare l’end of waste caso per caso"
24 September, 2019
Regione Lombardia interviene con una circolare per tamponare l’emergenza in corso per circa 120 aziende del territorio che si occupano di recupero e riciclo dei rifiuti, a rischio di revoca delle autorizzazioni vigenti. Intervento sollecitato con forza da Confindustria Lombardia, viste le ricadute negative non solo sulla competitività del settore del recupero lombardo ma per l’intero indotto a causa del prevedibile incremento dei costi di smaltimento per le aziende manifatturiere operanti nella filiera delle imprese a rischio di revoca. Non solo. Tale scenario, favorirebbe l’attività di chi opera in modo irregolare, alimentando le attività illecite, con conseguenze per l’intera collettività.
Sono gli effetti collaterali di un emendamento inserito nella legge ‘Sblocca cantieri’ contro il quale imprese, istituzioni locali, associazioni imprenditoriali e ambientaliste si stanno battendo da mesi. Da quando cioè è stato chiaro che la confusione normativa scaturita dall’emendamento avrebbe rischiato di causare il blocco delle attività e degli investimenti nel campo dell’economia circolare.
La Lombardia, attraverso l’Osservatorio regionale sull’Economia Circolare, si sta facendo promotrice di iniziative che salvaguardino la continuità operativa delle imprese a rischio a livello regionale , e in prospettiva guarda a un’alleanza interregionale per una proposta di legge parlamentare che allinei l’Italia alle regole europee, in modo da garantire una soluzione definitiva al problema.
Per il Presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti non c’è tempo da perdere: “Fortunatamente a livello regionale abbiamo creato questa alleanza contro questa eredità avvelenata lasciataci dal governo gialloverde, adesso il Ministero dell’Ambiente passi dai proclami pseudo ambientalisti ai fatti: l’emendamento sull’end of waste è un danno per i territori, per le imprese e per i cittadini, serve intervento legislativo”.
La legge ‘Sblocca Cantieri’ approvata in primavera dal governo Lega-M5S è intervenuta sul tema dell’end of waste prevedendo che le attività di riciclo/recupero possano essere abilitate o rinnovate se conformi alle tipologie di rifiuti disciplinati dai Decreti Ministeriali richiamati nell’emendamento. Si tratta di decreti datati e non adeguati al progresso tecnologico degli ultimi 20 anni.
Il risultato è doppiamente grave, in quanto oltre all’impossibilità per le imprese di vedersi autorizzate innovazioni di processo e di prodotto ad oggi consolidate e pienamente in linea con gli standard tecnologici riconosciuti a livello internazionale, mette in discussione la stessa continuità operativa delle attività già autorizzate o in fase di rinnovo.
L’Osservatorio sull’Economia Circolare, di cui Confindustria Lombardia fa parte con Regione Lombardia, sindacati e università del territorio, ha evidenziato come lo sviluppo dell’economia circolare sia da troppo tempo paralizzato a causa di questo quadro normativo inadeguato.
Serve quindi un’azione normativa risolutiva immediata e urgente che riattribuisca alle Regioni la competenza di autorizzare l’end of waste “caso per caso”.
Qui la circolare della Regione Lombardia: