Rifiuti di Roma, da Acea in arrivo 250 compostiere per grandi utenze da 25 mila tonnellate l'anno
Parte il progetto di Acea presentato al primo Sustainability Day della multiutility di proprietà al 51% del Campidoglio, a cui hanno preso parte rappresentanti del mondo delle istituzioni, della ricerca ed esperti della green economy per confrontarsi sui temi dell’economia sostenibile
09 October, 2019
Un nuovo progetto di “Compostaggio diffuso” a Roma rivolto alle grandi utenze quali centri commerciali, mense, aeroporti e stazioni, che hanno necessità di gestire grandi quantità di rifiuti organici. Questo il fulcro del primo Acea Sustainability Day di martedì 8 ottobre, l'appuntamento organizzato dalla multiutility di proprietà al 51% del Campidoglio, a cui hanno preso parte rappresentanti del mondo delle istituzioni, della ricerca ed esperti della green economy per confrontarsi sui temi dell’economia sostenibile e su come queste modificheranno gli attuali modelli di business, produzione e sviluppo.
Nel corso del convegno, è stato l’ad di Acea Stefano Donnarumma a decretare l'avvio del progetto dedicato a riciclo del rifuto organico. Grazie all’utilizzo di SmartComp, mini-impianti di compostaggio dotati di tecnologia sensoristica, forniti da Acea, sarà possibile trasformare direttamente in loco i rifiuti umidi in compost tramite un processo aerobico che in circa 90 giorni produce fertilizzante pronto per l’utilizzo. Saranno distribuiti alla cosiddetta grande utenza: centri commerciali, imprese, mense, mercati, porti e aeroporti. L’obiettivo è di installarne entro il 2022 e realizzare in maniera diffusa un sistema dalla capacità di 25.000 tonnellate l’anno - pari a quella di un impianto localizzato che gestisce rifiuti organici prodotti da una città di 250.000 abitanti - e produrre minori costi di filiera, a livello nazionale, di circa il 30%.
Ma il
convegno è stata l'occasione anche per parlare più in generale
dei problemi dei rifiuti della Capitale. Sulla scia probabilmente del
clamore suscitato da Milena Gabanelli alcuni cronisti hanno incalzato
Donnarumma sull'inceneritore di San Vittore, di proprietà di Acea,
impianto che smaltisce parte degli scarti dell’indifferenziata del
Lazio e quindi anche di Roma. L'ad ha dichiarato che "San Vittore potrebbe essere un impianto assoggettato a
potenziamento, ne abbiamo già parlato con la Regione". Eppure il
governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, sabato scorso in un'intervista al Corriere della Sera aveva chiuso la strada dicendo che "l’Unione europea ha fissato il decomissioning degli inceneritori entro il 2030, quindi la costruzione
non appare economicamente sostenibile".