Stop finanziamenti ai fossili: la decisione della Bei slitta nuovamente, ambientalisti delusi
La Banca europea per gli investimenti avrebbe dovuto impegnarsi nello stop a progetti che coinvolgono carbone, petrolio e gas ma ha di nuovo rimandato la decisione al 14 di novembre
16 October, 2019
L'idea di fare della Banca europea per gli investimenti (BEI) una “banca del clima”, come detto da Ursula von der Leyen prima ancora di essere nominata al vertice della nuova Commissione Ue, si allontana. L’istituto finanziario multilaterale più grande del mondo ha deciso di rinviare lo stop ai finanziamenti alle fonti fossili.
Dopo la bozza della nuova strategia “Eib energy lending policy - Supporting the energy transformation” di luglio, una risoluzione da parte del Consiglio di Amministrazione, che è formato dai rappresentanti dei vari Stati membri e della Commissione europea, era attesa il 10 settembre scorso. I lavori furono aggiornati alla riunione di martedì 15 ottobre, che però ha deluso le aspettative posticipando nuovamente il voto. “Dopo una discussione costruttiva – afferma la Bei in un tweet – il board ha deciso di riprendere il dibattito alla prossima riunione del 14 novembre, nell’ottica di assicurare un’approvazione finale”.
La Banca aggiunge che le prossime settimane saranno utilizzate per “chiarimenti tecnici”.
Gli ambientalisti temono però che il rinvio nasconda altro. “Commissione europea, Germania e Paesi dell’Est stanno sabotando i negoziati”, ha affermato il Wwf Europa, mentre per Friends of the Earth “l’emergenza clima non ha bisogno di questa melina”.
Come noto, la strategia varata in luglio dalla Bei prevede di abbandonare replica uhren deutschland gradualmente il supporto finanziario a tutte le fonti fossili, bloccando tutti progetti presentati dopo il 2020. Non solo il carbone, particolarmente importante per la Germania e i Paesi dell’Est, ma anche il gas, considerato dalla Commissione Ue (così come dal Pniec italiano) un’importante fonte di transizione.