Plastic Tax, si va verso l'applicazione ai soli imballaggi in plastica non riciclata
Lo ha annunciato al Sole 24 Ore il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli, ribadendo che la tassa partirà da metà 2020 per dare il tempo alle “circa 5mila aziende che coinvolge di riconvertirsi”. Conferme anche dal ministro Costa
18 October, 2019
Novità sul fronte plastic tax: la tassa sarà applicata solo su imballaggi in plastica non riciclata e non su quelli in plastica riciclata, che ne saranno esentati. Lo ha annunciato nel corso di un Focus sulla manovra con Il Sole 24 Ore Radiocor il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli, ribadendo che la tassa partirà da metà 2020 per dare il tempo alle “circa 5mila aziende che coinvolge di riconvertirsi”.
Raggiunto da Eco dalle Città, l’ufficio stampa dell’onorevole Castelli ha confermato la novità e i numeri del provvedimento: un euro per ogni chilogrammo di plastica per un miliardo di gettito in sei mesi. “Noi ci crediamo, non è una punizione per l’industria del settore - ha aggiunto il vice ministro - considerando che c’è il superammortamento per la sostituzione dei vecchi macchinari che funziona in questo senso e quindi è coerente con Industria 4.0”.
Parole di apertura in questo senso in realtà erano già arrivate da parte del ministro Costa: "Il mio leit motiv da quando sono diventato ministro è sempre stato il plastic free", ha detto ieri il titolare dell'Ambiente rispondendo a Confindustria che ha fortemente criticato il provvedimento- "Ma questa non è la guerra all tecnologia italiana sulle bioplastiche o plastiche compostabili. Io vi chiedo di fare squadra con le per rimodulare la tassa in modo che sia applicabile solo a quelle non riciclabili, non biocompatibili e non ecocompatibili, salvaguardando il mondo del green: non solo la nostra tecnologia avanzata sulle bioplastiche, ma anche ciò che è compostabile".