La sostenibilità del Festival Francescano pensata insieme al progetto Fra' Sole
Intervista di Eco dalle Città a Massimiliano Muggianu, direttore di Sarvex srl, azienda partner del progetto Fra' Sole, che ha curato la pianificazione in termini di sostenibilità del Festival Francescano (che si è svolto a Bologna dal 27 al 29 settembre 2019)
25 October, 2019
87% di raccolta differenziata, 3.000 bottigliette in plastica risparmiate, più di 6.000 pasti rigorosamente in stoviglie e contenitori compostabili. Sono alcuni numeri del bilancio ambientale del Festival Francescano che si è svolto a Bologna dal 27 al 29 settembre 2019. Eco dalle Città ha intervistato Massimiliano Muggianu, direttore di Sarvex srl, azienda partner di Fra' Sole (Progetto di sostenibilità del Complesso Monumentale di Assisi), che ha curato la pianificazione in termini di sostenibilità del Festival.
Com'è nato l'incontro tra Fra' Sole e il Festival Francescano?
Punto di partenza è certamente la figura di Francesco. Con il Festival c'è poi un'intersezione immediata legata al mondo francescano italiano. Quando gli organizzatori sono venuti a conoscenza di Fra' Sole è partito un dialogo sulle possibili intersezioni ed è venuta come idea che i curatori del progetto si occupassero della sostenibilità del Festival Francescano.
Qual è stato l'approccio al Festival Francescano rispetto all'esperienza di Fra' Sole?
Si è applicata la stessa logica di approccio integrale: ci siamo chiesti, in tutte le azioni poste in essere dal Festival, dove possiamo generare un beneficio in termini di riduzione di impatto ambientale diretto?
Da cosa siete partiti?
Abbiamo guardato l'evento e abbiamo visto c'era già tanto che si faceva in termini di buone pratiche, ma queste non erano valorizzate. Come prima cosa abbiamo quindi dato valore alle azioni già tese ad una politica di risparmio ambientale: è il caso dell'utilizzo degli eco-pallet di recupero o della scelta di usare carta certificata FSC. Lo stesso vale per la raccolta differenziata concordata con l'azienda del territorio (HERA) che risultava già ben curata sia come collocazione che come attenzione.
Abbiamo poi visto dove poteva essere fatto qualche altro passo in più in direzione della sostenibilità. Primo aspetto lo stovigliame: le stoviglie biodegradabili compostabili sono andate a sostituire completamente quelle in plastica tradizionale usate fino all'anno precedente. Questo ha portato miglioramenti sia nella quantità che nella qualità della raccolta differenziata dell'evento.
Quali sono state le altre azioni che avete implementato?
Siamo intervenuti sul tema 'acqua'. Fino all'anno scorso erano state usate bottiglie di plastica. Nell'ultima edizione abbiamo introdotto la possibilità di fare un approvvigionamento attraverso borracce (o bicchieri compostabili) presso un 'punto – acqua' allacciato alla rete idrica, grazie alla collaborazione di HERA. Si tratta in questo caso di una prima volta per Bologna e speriamo che questo possa essere replicato in altre manifestazioni che si svolgono all'aperto all'ombra delle Due Torri.
Infine, un'altra novità, sperimentata per la prima volta a Bologna, è stata la distribuzione di compost (fornito da impianti HERA del territorio) per sensibilizzare al rispetto del suolo e, soprattutto, alla corretta gestione del rifiuto organico. Sono andati via circa 1.200 chili di compost che avevamo messo a disposizione dei cittadini.
Di seguito il comunicato stampa con i risultati ambientali ottenuti dalla manifestazione:
La svolta "green" del Festival Francescano: raggiunto l'87% di raccolta differenziata. Incentivato anche il consumo di acqua pubblica
In che modo una manifestazione di piazza può essere rispettosa dell'ambiente? Attraverso azioni concrete e condivise, come ha dimostrato il Festival Francescano a Bologna. Nella tre giorni dal 27 al 29 settembre, per il pubblico è stato allestito un punto di approvvigionamento idrico presso Piazza Re Enzo (oltre a quello presso la fontana del Nettuno) che ha consentito il risparmio di ben 3.000 bottigliette in plastica. Al loro posto, sono state distribuite quasi cinquecento borracce in alluminio e bicchieri, rigorosamente compostabili. L'impiego della plastica è stato anche notevolmente ridotto grazie al''utilizzo di sacchetti in Mater-Bi per il confezionamento dei gadget, al posto di buste.
La raccolta differenziata è stata organizzata in maniera diffusa e capillare: la multiutility Hera, che ha inserito il Festival Francescano nel circuito delle "Ecofeste", ha raccolto circa cinquecento chilogrammi di rifiuti, dei quali ben l'87% differenziati. Il punto ristoro "Operazione Pane", gestito dall'Antoniano di Bologna insieme all'Associazione Cuochi Bolognesi, ha distribuito più di 6.000 pasti rigorosamente in stoviglie e contenitori compostabili e ha utilizzato detersivi biodegradabili.
Grande attenzione all'ambiente anche per quanto riguarda gli allestimenti, per i quali sono stati impiegati 630 europallets riutilizzabili e circa cinquecento pannelli derivanti dal riciclo di scarti di legno.
I partecipanti hanno ricevuto 1.200 sacchetti di compost per uso domestico e, come gadget ecosostenibile, 5.000 contenitori compostabili con torba e semi di violetta per sensibilizzare al rispetto del suolo.
La brochure con il programma della manifestazione e la mappa dei luoghi sono stati stampati su carta certificata FSC (Forest Stewardship Council).
Anche l'impegno dei francescani dell'Emilia-Romagna è una risposta all'appello di Papa Francesco sulla "cura della casa comune", in molti punti ispirata dal messaggio di san Francesco e nasce dalla collaborazione con Fra' Sole, il progetto di sostenibilità ambientale del Sacro Convento di Assisi, che vede tra i soggetti promotori la Custodia generale dei Frati Minori Conventuali, l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale dell'Umbria e Sisifo.
Gli organizzatori ringraziano i partner di progetto, gli sponsor tecnici e i fornitori che hanno contribuito alla svolta "green" del Festival Francescano: Sisifo, Mater-Bi, Ecozema, Hera, BurioniPallets, ImolaLegno, Playwood, Tipografia San Martino, Officina Naturae.
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