Spazzaturet, l’idea che ha conquistato il Climathon Torino 2019
L’idea selezionata dalla giuria ha vinto tra le 20 proposte di altrettante squadre. Secondi a pari merito “Ombrelliamo”, per il riutilizzo dei componenti degli ombrelli rotti e dismessi, e “Green Gate” per il recupero e riuso delle bottiglie di plastica e dell’acqua “trattenute” negli aeroporti
25 October, 2019
di Giuseppe Tricarico
Conclusasi nel pomeriggio di oggi (sabato 26 ottobre, ndr) l’edizione 2019 di Climathon Torino presso gli spazi dell’Environment Park, che ha visto la partecipazione record di più 150 giovani suddivisi in 20 squadre, impegnati a trovare, nel corso di 24 ore di lavoro, soluzioni innovative, sostenibili e attuabili nell’ambito dell’economia circolare (a scelta tra le aree del tessile, cibo, mobilità e automotive, edilizia e arredo, elettronica, plastica e packaging).
A essere selezionata come vincente da una giuria composta da esperti e rappresentanti delle società partner è stata SpazzaTuret. L’idea si pone l’obiettivo di risolvere le problematiche legate ai rifiuti della mala movida torinese, con particolare attenzione ad alcune zone della città. Il progetto prevede la costruzione di cassonetti smart, dotati di un solo ingresso per il conferimento dei rifiuti, che provvedono internamente ed automaticamente alla loro differenziazione. Prevede, inoltre, un sistema di incentivi per i giovani della movida attraverso dei voucher accumulabili via app da consumare nei locali che aderiscono all’iniziativa. La sostenibilità economica del progetto potrà essere garantita dallo sconto sulla tassa rifiuti che l’azienda municipale di smaltimento rifiuti potrà fare ai locali aderenti.
L’idea è venuta a un gruppo eterogeneo di studenti torinesi provenienti dal Politecnico ma anche dalle facoltà di Economica e Giurisprudenza. Abbiamo intervistato alcuni di loro.
Per Luigi delle Vergini (neo laureato in ingegneria ambientale) “il progetto è finalizzato ai quartieri della movida torinese, dove il rifiuto indifferenziato c’è, è tanto e inesorabilmente viene abbandonato al suolo. L’obiettivo è incentivare sia il cliente che i commercianti a ridurre i rifiuti, grazie all’utilizzo di voucher e scontistica in base alla quantità di rifiuti che riesce a stoccare. Inoltre durante la nottata ci sono venute delle idee come quella di creare un cestino intelligente che seleziona il rifiuto grazie a un sensore ottico che riconosce i bicchieri in plastica, il vetro e le lattine. Così aiutiamo le persone a differenziare facendo in modo che ci sia una specie di incentivo o guadagno sia per i clienti, sia per l’Amiat, sia per i locali e sia per il Comune. Il tutto per valorizzare anche il quartiere. Facciamo l’esempio di San Salvario, oggettivamente è piena di rifiuti per terra".
Nel gruppo c’era anche Ludovica alla quale abbiamo chiesto se fosse contenta della vittoria. “In realtà non me lo aspettavo. Credevo che la presentazione non fosse andata molto bene. Ma ha vinto l’idea, che ritengo buona e realizzabile". Ora cosa succede? "Il premio - continua Ludovica - consiste in ore di consulenza per sviluppare il progetto, insieme a veri professionisti. Per capire se è davvero realizzabile e la sua sostenibilità economica. Una idea dei costi c’è ma bisogna studiarla meglio, 24 ore non bastano. I partner sembrano molto interessati. In Italia abbiamo questo enorme problema dell’assenza del vuoto a rendere. Un po colpa della pigrizia del cliente un po colpa delle aziende alla fine finisce tutto per terra. Forse il nostro progetto va ad arginare questo problema. Un turet in tutte le piazze di Torino c’è e credo che ci sia posto anche per uno Spazzaturet”.
L’idea è stata selezionata da una giuria composta da esperti e rappresentanti delle società partner del Climathon. Spazzaturet si pone l’obiettivo di risolvere le problematiche legate ai rifiuti della mala movida torinese, con particolare attenzione ad alcune zone della città. Il progetto prevede la costruzione di cassonetti smart, dotati di un solo ingresso per il conferimento dei rifiuti, che provvedono internamente ed automaticamente alla loro differenziazione. Prevede, inoltre, un sistema di incentivi per i giovani della movida attraverso dei voucher accumulabili via app da consumare nei locali che aderiscono all’iniziativa. La sostenibilità economica del progetto potrà essere garantita dallo sconto sulla tassa rifiuti che l’azienda municipale di smaltimento rifiuti potrà fare ai locali aderenti.
SpazzaTuret avrà un’importante occasione per diventare realtà: usufruirà, infatti, di un periodo di accompagnamento personalizzato grazie al supporto di alcuni partner torinesi come I3P, 2i3T, The Doers, Jobonobo, Open Incet e Fondazione Santagata. Avrà inoltre l’opportunità di partecipare all’innovation coffee di Intesa Sanpaolo Innovation Center con l’obiettivo di incontrare potenziali investitori.
Non solo Spazzaturet, ma anche Ombrelliamo e Green Gate
Premiate anche due seconde classificate ex-aequo, che usufruiranno anch’esse di un periodo di affiancamento e accompagnamento personalizzato: “Ombrelliamo” che ha ideato una soluzione innovativa per il recupero di tutti i componenti degli ombrelli rotti, abbandonati e dismessi, e “Green Gate” per il recupero e riuso delle bottiglie di plastica e dell’acqua “trattenute” presso i gate degli aeroporti, attraverso l’installazione di appositi contenitori uno per il PE, uno per il PET ed uno per l’acqua.
Le altre soluzioni proposte, tutte considerate interessanti e potenzialmente attuabili, hanno riguardato diversi ambiti di intervento, dal recupero e riutilizzo di scarti del tessile, bottiglie e bicchieri di plastica a quello di cicche di sigarette e terreni agricoli inutilizzati. Ma anche l’ideazione di innovativi servizi di car sharing, la trasformazione dei tetti delle abitazioni in spazi verdi per eventi sostenibili e la creazione di un parco giochi itinerante tematico sul riciclo destinato ai più piccoli.
A supportare i partecipanti, dall’ideazione delle proposte fino ai modi più idonei e creativi per presentarle alla giuria, è stata una rete di circa 20 aziende, istituzioni, associazioni e incubatori del territorio torinese operanti quotidianamente in ambito “green”.
Climathon 2019, la maratona di 24 ore sull’ambiente promossa da Climate – Kic, il più grande partenariato europeo sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, si è svolta contemporaneamente in oltre 100 città nel mondo.
Torino è stata la città europea con più adesioni in assoluto e tra le prime nel mondo, a dimostrazione della grande sensibilità che il capoluogo piemontese continua a dimostrare per le tematiche ambientali.
“Questa edizione di Climathon ha dimostrato, una volta di più, che a Torino esiste una comunità di giovani molto sensibile ai temi ambientali e, soprattutto, ricca di creatività, voglia di fare ed entusiasmo – ha dichiarato Davide Canavesio, Amministratore Delegato di Environment Park – Sarà compito di realtà come la nostra, così come delle istituzioni e della rete di aziende e associazioni “green” del territorio accompagnarli nella loro crescita formativa e professionale, in modo che questo prezioso patrimonio di idee e innovazione non si disperda e possa declinarsi in qualcosa di utile per un futuro più sostenibile . Con questi obiettivi Envi Park sta aprendo sempre più le proprie porte agli studenti e ai giovani interessati con iniziative volte a informarli, formarli e renderli partecipi delle principali sfide ambientali in corso e delle possibili soluzioni”.
Anche i più piccoli hanno preso parte a questo grande evento dedicato al clima attraverso Climathon Young, ospitato dalla Città di Torino venerdì 25 ottobre presso il Centro sul riciclo creativo Remida di ITER. Alcuni ragazzi delle scuole medie si sono misurati con le sfide dell'economia circolare in un laboratorio condotto dalla start up innovativa Mercato Circolare in collaborazione con l'Istituto Hydroaid.
Oltre alle finalità puramente progettuali, la due giorni di Climathon in Environment Park è stata anche un volano importante per far conoscere ai partecipanti e al grande pubblico idee innovative “sostenibili” già affermate, coinvolgendo una rete di realtà del territorio che hanno sposato la filosofia di “Climathon”.
Come, per esempio, il living lab sull'economia circolare e collaborativa, finanziato con i fondi della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto AxTO della Città di Torino. Il modello del Living lab coglie le potenzialità dell’economia circolare promuovendo sperimentazioni di attività di co-sviluppo, testing, strumenti e servizi che offrano soluzioni a sfide sociali e migliorino la qualità della vita nelle aree oggetto degli interventi. Attraverso il bando proposto dall’Amministrazione comunale nell’ambito di Torino City Lab sono state finanziate otto proposte, presentate durante la festa finale di questo pomeriggio
Anche l’“accompagnamento sonoro” è stato ecologico al 100% grazie alla partecipazione dei giovanissimi cantori e musicisti di Musica d’Ambiente, progetto di Arpa Piemonte rivolto ai bambini della scuola primaria per guidarli, attraverso il gioco, a suonare e cantare concetti che fondono l’etica con l’ambiente, nell'orizzonte più ampio offerto da un maturo concetto di sostenibilità. Le Magliette
Climathon Torino 2019 è stata una manifestazione a impatto zero anche grazie al contributo dello sponsor Asja Ambiente Italia, che ha annullato le emissioni di CO2 prodotte dai consumi energetici dell’evento e dai viaggi dei partecipanti attraverso la piattaforma Asja -CO2.