Entro Natale la plastica nera sarà bandita dai principali supermercati della Gran Bretagna
Se non bastava la Brexit e le imminenti elezioni i sudditi di Sua Maestà hanno una nuova gatta da pelare: la plastica nera. Secondo quanto si apprende dalla stampa britannica questa plastica sfugge negli impianti di selezione e non viene riciclata andando a finire direttamente nelle discariche
25 November, 2019
Se non bastava la Brexit e le imminenti elezioni i sudditi di Sua Maestà hanno una nuova gatta da pelare: la plastica nera.
Sembra uno scherzo ma entro la fine dell’anno sparirà del tutto (o quasi) la plastica nera dagli imballaggi per alimenti. Infatti i colossi della gdo britannica Tesco, Sainsbury’s, Waitrose e Asda hanno deciso di eliminare entro fine anno di questo tipo di plastica dai propri punti vendita. Il problema è semplice ma rischia di mettere in crisi tutta la filiera del riciclo della plastica. In pratica gli impianti di selezione della plastica completamente automatizzati, quelli che utilizzano laser e sensori ottici per individuare i vari tipi di plastiche, hanno enormi difficoltà a riconoscere i materiali di colore nero e quindi scartano tutto, destinando tanta buona plastica che potrebbe essere facilmente riciclata verso la discarica.
Un vero e proprio problema per il settore del riciclo, semplicemente perché la stragrande maggioranza degli imballaggi dei prodotti in vendita nei supermercati inglesi è fatto di plastica nera. Parliamo di tutte quelle plastiche svolgono la funzione di vassoi per i cibi precotti da scaldare nel microonde che tanto vanno di moda nel Regno Unito, ma anche quelle che contengono verdure, biscotti, uova e altro ancora.
Asda ha anche recentemente annunciato di aver rimosso dalla sua gamma 45 milioni di vassoi per piatti pronti contenenti plastica nera dicendo di aver rimosso dagli scaffali "775 tonnellate di plastica precedentemente non riciclabile". Anche Sainsbury's prevede di eliminare completamente entro la fine dell’anno completamente 6 mila tonnellate di materiale passando a nuovi materiali come la carta o le bioplastiche compostabili. Waitrose ha dichiarato di aver rimosso quasi il 90% delle 2.291 tonnellate di plastica nera che utilizza già alla fine di ottobre, dichiarandosi "sulla buona strada" per liberarsene completamente entro la fine di dicembre.
In Italia ad oggi il problema non è stato sollevato da nessun impianto di riciclo. Probabilmente le motivazioni sono due. La prima puramente tecnica legata alle tecnologie utilizzate negli impianti di selezione mentre la seconda è probabilmente dovuta alle abitudini dei consumatori decisamente meno orientati, rispetto agli inglesi, all’acquisto di cibi precotti.