Anci Puglia contro ogni forma di privatizzazione di Aqp e a sostegno della gestione pubblica dell'acqua
Pubblichiamo il documento del Comitato direttivo in cui Anci chiede alla Regione Puglia, quale socio unico di Aqp, di respingere categoricamente ogni proposta di privatizzazione, anche solo parziale della società
05 December, 2019
Una dura nota del Comitato direttivo dell’Anci Puglia chiede alla Regione Puglia di fare un passo indietro su quella che sembra una vera e propria privatizzazione dell’Acquedotto Pugliese. Per i sindaci pugliesi “l'accesso all'acqua è un diritto umano universale, l'acqua è una risorsa naturale e limitata, la cui gestione deve rimanere interamente pubblica e separata da ogni logica di profitto e di mercato”.
Di seguito la nota di Anci Puglia
Il Comitato direttivo Anci Puglia esprime assoluto dissenso sulla ipotesi annunciata dai vertici di AQP di apertura ai partner privati, attraverso la costituzione di una "Newco" preposta al controllo e alla gestione delle reti idriche pugliesi.
L'accesso all'acqua è un diritto umano universale, l'acqua è una risorsa naturale e limitata, la cui gestione deve rimanere interamente pubblica e separata da ogni logica di profitto e di mercato. Questo per continuare a garantirne l'utilizzo razionale, sostenibile e solidale e per l'affermazione del principio di giustizia sociale in Puglia.
Anci pertanto, considerato il ruolo istituzionale svolto dai Comuni all'interno dell'Autorità Idrica Pugliese, nel governo pubblico dell'acqua e nel controllo del servizio idrico integrato, chiede alla Regione Puglia, quale socio unico di AQP, di respingere categoricamente ogni proposta di privatizzazione, anche solo parziale della società.
L'Associazione dei Comuni pugliesi chiede infine ad AQP di procedere al programma di investimenti e agli interventi di ristrutturazione e risanamento della rete idrica pugliese, unico metodo per recuperare gli sprechi della risorsa e contenere i costi di dispersione.