'Il piano di Ama per i rifiuti di Roma è la svolta della insostenibilità'
Torna la Lupa Verde: "Il piano Zaghis inverte la strada della sostenibilità ambientale per percorrere quella che, partendo dalla fine del processo, punta a discariche ed inceneritori. La vera svolta sostenibile era quella prevista da un piano virtuoso che inscriveva Roma nell'orizzonte dell'economia circolare, con applicazioni concrete"
09 December, 2019
C'è chi è riuscito a visionare il piano
industriale proposto da Zaghis e chi, invece, come la Commissione Ambiente capitolina che lo dovrebbe valutare, non lo ha ancora visto, a tutt'oggi.
Che il piano proposto da Zaghis costituisca una inversione di rotta in negativo, rispetto alla filosofia della delibera 47 del 2017, è chiarissimo, se quanto scrivono i giornali corrisponde a verità.
La delibera 47 e il piano elaborato dal CDA di AMA, composto da Andrea Masullo e Vanessa Ranieri, presieduto da Lorenzo Bagnacani "Roma verso l'economia circolare" applicava concretamente i criteri di gestione sostenibile dei rifiuti previsti dalla direttiva europea e la gerarchia resa obbligatoria per legge
1.Riduzione
2.Preparazione per il riutilizzo
3. Riciclo
4. Raccolta differenziata
5. Impiantistica sostenibile e solo alla fine
6.incenerimento
7. Discarica
Ora il piano Zaghis, come si legge dai giornali, avrebbe invertito la strada della sostenibilità ambientale per percorrere quella che, partendo dalla fine del processo, punta a discariche ed inceneritori.
Il Fatto
Quotidiano la chiama 'svolta impiantistica della Raggi'.
Mettiamo a confronto i due piani:
Piano Bagnacani (costituiva una scelta virtuosa ed applicava la nuova direttiva sull'economia circolare , svolta sostenibile e impiantistica, con 13 impianti)
Prevedeva:
1. Riduzione della produzione dei rifiuti di 200.000 tonnellate entro 2021
2. Estensione del porta a porta in tutti i municipi di Roma, confortato dagli ottimi risultati ottenuti nel sesto e decimo municipio
3. Due impianti di compostaggio aerobico per 120.000 tonnellate di cui Casal Selce ha superato la Via e realizzabile in un anno
4. Realizzazione di 13 impianti per rafforzare la filiera del riciclo ( per tessili sanitari, per materassi, per Raee, per gli scarti- impianto di vetrficazione, impianto per trattare i residui dello spazzamento, fabbriche dei materiali)
Il Piano Zaghis prevederebbe:
1. Discarica a Cesano
2. Inceneritore in area militare
3. Impianti anziché aerobici, anaerobici con produzione di biogas.
Qui una parentesi è necessaria. L'assessore Montanari è sempre stata favorevole al biogas, tanto che accompagnò i consiglieri grillini e assessori dei municipi a visitare impianto di digestione anaerobica di Pinerolo. Ne seguì un approfondito dibattito,alla presenza di esperti quali Federico Valerio, Enzo Favoino, Roberto Cavallo, tutti favorevoli al biogas. Ma i consiglieri non ne vollero sapere.
Ora invece prevederebbero una trasformazione degli impianti da aerobici ad anaerobici? Hanno brutalmente cambiato idea? Sulla base di quali considerazioni?
E il processo di partecipazione effettuato con i cittadini?
Ma le due proposte della insostenibilità ambientale di Zaghis riguardano
1. Previsione termovalorizzatore
2. Limitazioni del porta a porta ( applicando la vecchia logica degli inceneritoristi che il pap costa di più)
Che tristezza! Invece di affrontare con coraggio la sfida della complessità di Roma, alla prima difficoltà hanno cambiato idea e rotta, abbandonando la strada della sostenibilità e dei valori propugnati da Beppe Grillo. La vera svolta sostenibile, impiantistica era quella prevista da un piano virtuoso che inscriveva Roma nell'orizzonte dell'economia circolare, con applicazioni concrete. La Raggi ha perso una grande opportunità di essere ricordata come la Sindaca della vera svolta ambientale.
Magari se lo dicevano subito, avrebbero evitato la fatica di due anni e anche gli impegni cui verrebbero meno con l'advisory board di Rifiuti zero.
Quella proposta da Zaghis è la svolta della insostenibilità che, con il passo del gambero, pensa che i rifiuti scompaiano, bruciandoli.