Legge di Bilancio 2020. Legambiente: 'Dalla manovra scomparsa l’eliminazione dei sussidi alle fonti fossili. Ben venga invece la plastic tax'
Manovra: la Camera conferma la fiducia. Legambiente: “Sarebbe questa la prima legge di bilancio del Green New Deal italiano? Dalla manovra scomparsa l’eliminazione dei sussidi alle fonti fossili sostituita solo da un taglio a dir poco irrisorio. Ben venga invece la plastic tax, le misure per la micromobilità elettrica e per la mobilità sostenibile"
23 December, 2019
“Doveva essere la manovra del Green New Deal, quella
che avrebbe messo al centro l’ambiente, ma l’Esecutivo è ancora lontano
dall’obiettivo come dimostra la cancellazione dei sussidi alle fonti fossili.
La legge di bilancio approvata oggi – dichiara
Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - ancora una volta
rappresenta un’occasione mancata per il nostro Paese di fare davvero la
differenza. Nonostante la finanziaria contenga interventi che vanno nella
giusta direzione, come ad esempio, la plastic tax, i fondi per l’edilizia
scolastica e per gli investimenti green, l’equiparazione dei monopattini alle biciclette;
ancora una volta però è venuto a mancare in questi mesi quel coraggio
indispensabile per definire e approvare una manovra davvero green capace di
prevedere prima di tutto la cancellazione dei sussidi alle fonti fossili. Una
misura che era stata il cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle in campagna
elettorale e che, poi, è scomparsa anche da questa legge di bilancio e
sostituita da un taglio parziale e limitato. E così – aggiunge Ciafani - ancora una volta l’Italia dimostra di voler continuare
a foraggiare queste fonti inquinanti - solo nel 2018 sono stati 18,8 i
miliardi di euro arrivati a tutto il settore delle fonti fossili,
tra sussidi diretti e indiretti, a danno dell’ambiente - rimanendo sordi e
miopi di fronte alle richieste dei tanti giovani scesi in piazza insieme a
Greta in nome del clima, per chiedere azioni e politiche ambientali concrete. E
così passano i governi ma i sussidi alle fonti inquinanti restano”.
In particolare nella legge di bilancio approvata oggi
in via definitiva l’eliminazione dei sussidi alle fonti fossili è stata sostituita
con un taglio a dir poco irrisorio, infrangendo così le promesse fatte
all’inizio e senza ascoltare anche la proposta avanzata da Legambiente, che nei
mesi scorsi ha chiesto più volte di partire con i tagli ai sussidi diretti e di trasformare quelli
indiretti in incentivi all'innovazione. E così nella finanziaria 2020 in tema
di sussidi alle fonti fossili, si prevede una modifica delle esenzioni a
partire dal 2020 di cui beneficeranno le soli concessioni gas con una produzione annuale fino a 10
milioni di smc (standard metri cubi) per quello estratto in mare e 30 milioni
di smc per quello estratto su terra ferma. Pari rispettivamente all’1,4% del
totale estratto per le prime e al 12,7% del totale estratto su terra ferma per
le seconde. E per il settore petrolio la limitazione delle esenzioni varrebbe
per soli tre anni.
Oltre a questa misura, Legambiente critica anche il
cosiddetto bonus facciate. Un intervento totalmente sbagliato perché non è
coerente dare lo stesso incentivo ai lavori meramente estetici - di semplice
tinteggiatura/pulitura - ad interventi di riqualificazione energetica o
antisismica. In Italia vale più la questione estetica che quella
dell’efficienza energetica. Una critica sollevata da Legambiente insieme a 9
associazioni. Il rischio è che di fronte ad una scelta tra le due tipologie di
lavori con pari opportunità, cittadini e famiglie non opteranno per il più
complesso intervento di efficienza energetica, ma per uno più semplice di
natura meramente estetica.
Per quanto riguarda le altre misure contenute nella legge
di bilancio, per Legambiente ben venga la plastic tax, un intervento
doppiamente utile per contrastare il problema della plastica in mare che, dopo
i cambiamenti climatici, è la seconda emergenza globale ambientale, e per
riconvertire la produzione in una chiave green. La norma, rispetto alla
versione inziale, è stata migliorata escludendo i prodotti in plastica riciclata.
Peccato, però, per lo slittamento a luglio e per non aver compreso i prodotti
che non sono imballaggi, ad esempio la plastica usata per l’edilizia,
l’industria, l’agricoltura, le apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Sul fronte della micromobilità elettrica,
l’equiparazione dei monopattini elettrici alle bici per le regole di
circolazione su strada è un importante intervento, insieme allo stanziamento
previsto per i prossimi tre anni per lo sviluppo delle reti ciclabili
urbane e al fondo previsto
per prevenire il fenomeno del randagismo. Per Legambiente la micromobilità
rappresenta un tassello importante nel ripensare gli spostamenti e la mobilità
in città e le esperienze che arrivano dall’estero dimostrano come i monopattini
siano un importante mezzo di raccordo con i mezzi pubblici contribuendo a
ridurre inquinamento e traffico, fornendo una valida alternativa all’uso della
macchina e rendendo le città più vivibili. L’associazione ambientalista,
in prima linea su questo tema, il mese scorso ha organizzato a Roma, insieme a
associazioni e cittadini, un manifestazione #monopattiniliberi davanti al
Ministero dei Trasporti per ribadire che “imbrigliare” la micromobilità
elettrica rappresenta un assurdo e grave errore. Un appello che è stato, dunque,
ascoltato vincendo così l’incomprensibile resistenza del Mit nei confronti di
innovazioni che oramai sono diffuse da tempo in molte città europee.
“Auspichiamo – conclude Ciafani – che il 2020 possa aprirsi nel segno di nuovi provvedimenti governativi, e che tra le altre cose si arrivi al più presto all’approvazione del ddl salvamare fermo in Senato e alla definizione di un serio ed efficace piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Con il nuovo anno entriamo nel decennio cruciale per contrastare i cambiamenti climatici, non sono più ammessi ritardi. Per questo è fondamentale che l’ambiente diventi davvero una priorità all’interno dell’agenda politica nazionale. Il Governo Conte 2 non perda questa occasione”.