In bici dalla provincia di Venezia a quella di Foggia: pubblicato il bando europeo per la ciclovia 'Adriatica'
La Regione Marche, capofila delle Regioni coinvolte, ha pubbliacato il bando di gara europea per l’affidamento dei servizi tecnici di architettura ed ingegneria per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica della Ciclovia Turistica Adriatica da Chioggia al Gargano
24 December, 2019
Il progetto è finanziato con fondi ministeriali stanziati per la progettazione e la realizzazione del Sistema Nazionale delle Ciclovia Turistiche, istituito dalla Legge di Stabilità 2016. La scadenza del bando, a cui potranno partecipare anche raggruppamenti di società di progettazione europee, è il 30 gennaio 2020; l’importo complessivo a base d’asta è di 922.399,72 euro e le prestazioni oggetto dell’appalto dovranno essere eseguite entro 180 giorni consecutivi dalla stipula del contratto.
La “Ciclovia Turistica Adriatica”, è il progetto della dorsale “Adriatica”, che corre parallela al Mare Adriatico e si snoda da Chioggia ai piedi del Gargano. Con i suoi 1.109 km è la più lunga delle dieci ciclovie turistiche nazionali previste dal Ministero. Attraversa 6 Regioni, 17 Province e 97 Comuni, permettendo anche il collegamento con le aree più interne, passando da spiagge sabbiose a lagune e falesie sul mare, in un contesto ambientale e paesaggistico vario e di forte impatto turistico. Numerosi i siti UNESCO e le aree naturalistiche protette che la Ciclovia Adriatica attraversa: in Puglia il Parco Nazionale del Gargano e Monte Sant’Angelo.
Per l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia “una buona notizia è quella che vede nel Documento preliminare per la progettazione (DPP) un tracciato pugliese più lungo, cioè fino a Margherita di Savoia e non più fino ai piedi del Gargano, riprendendo in parte la proposta iniziale che vedeva la Ciclovia Adriatica unire Venezia a Santa Maria di Leuca. Un percorso finale per il quale la Regione Puglia continuerà comunque a battersi”.
La procedura di gara è stata avviata grazie al lavoro complesso, svolto in un clima di fattiva collaborazione tra tecnici delle Regioni adriatiche, che hanno saputo svolgere un lavoro di squadra intenso per elaborare i documenti tecnici preliminari alla progettazione di un’opera che sarà il fiore all’occhiello del turismo sostenibile della costa adriatica.