Palermo, rifiuti: nei quartieri del porta a porta la differenziata funziona ma il lavoro da fare rimane grande
I dati che arrivano dalle quattro zone della città con la raccolta porta a porta confermano un aumento nel mese di gennaio rispetto al 2019 di circa l'8% per una raccolta differenziata in media del 65%
13 February, 2020
Il cambiamento dei calendari di raccolta differenziata nelle aree servite dal sistema “porta a porta” e la campagna di informazione svolta dalla RAP in collaborazione con il Comune di Palermo e la Sispi a dicembre 2019 sembrano aver funzionato.
I dati che arrivano dalle quattro zone della città con la raccolta differenziata in base ai giorni della settimana, confermano infatti un sostanzioso aumento nel mese di gennaio rispetto al 2019. Gli aumenti medi si attestano infatti intorno all’8% in ciascuna delle quattro aree, pari a circa 630 tonnellate di rifiuti differenziati raccolti in più nel mese rispetto alla media dei mesi del 2019. Si tratta di una percentuale di raccolta differenziata in media del 65%, a fronte di una percentuale cittadina del 20% scarso.
Ma il lavoro da fare in città rimane grande.
“E' ancora troppo alto – afferma il Presidente della Rap Giuseppe Norata – il fenomeno della migrazione dei rifiuti: la brutta abitudine di portare rifiuti prodotti nelle aree del porta a porta al di fuori di queste, abbandonandoli in strada o nei cassonetti indifferenziati. Anche se in diminuzione rispetto al passato, questo fenomeno resta comunque a livelli alti. Altrettanto grave, tanto da contribuire ormai per quasi un quinto della produzione giornaliera di rifiuti in città, è l'abbandono da parte di residenti in altri comuni che lavorano a Palermo e che la mattina lasciano i propri rifiuti lungo le vie di accesso, sia dal lato di Isola delle Femmine, sia da quello di Ficarazzi-Villabate sia da Monreale. Stimiamo che ogni giorno siano quasi 200 le tonnellate di rifiuti che in questo modo illegale entrano nel nostro territorio, contribuendo non poco ad aggravare il lavoro e i conti dell’azienda.”
Per il sindaco Leoluca Orlando “se da un lato i dati dalle aree del porta a porta fanno ben sperare, non si può negare che continuano da parte di una parte dei cittadini comportamenti poco virtuosi, per non dire illegali ed incivili come quelli di chi proviene da fuori città e smaltisce i propri rifiuti lungo le strade di Palermo o come quelli dei palermitani che pur potendo sfruttare l'opportunità del porta a porta preferiscono buttare tutto nei cassonetti lontano da casa. Tutto questo, accanto all'evidente organizzazione criminale che gestisce il trasporto e l’abbandono di ingombranti in città, come da me denunciato anche in Commissione Antimafia, determina una situazione di criticità evidente sotto il profilo del decoro e dell'igiene".
"Un motivo in più -prosegue Orlando - per avermi fatto chiedere agli uffici competenti e alla Polizia Municipale di predisporre un piano di videosorveglianza fissa e mobile che ci permetta di monitorare le oltre 130 discariche censite in città; un piano che sarà nelle prossime settimane trasmesso per conoscenza anche all’Autorità Garante della Privacy".
Una prima sperimentazione della videosorveglianza partirà, grazie alla collaborazione fra RAP e Polizia Municipale, fra marzo e aprile con 20 telecamere fisse e mobili, per essere seguita da un piano da circa 1 milione di euro (di fondi extracomunali) che permetterà il monitoraggio di tutte le discariche anche in sinergia con la SISPI.
“A questo intervento che vede mobilitati diversi uffici ed aziende dell’Amministrazione, si affiancherà anche – spiegano gli Assessori Catania e Giambrone – una nuova campagna di informazione e sensibilizzazione sull’utilizzo dei CCR e sulla corretta differenziazione ed in parallelo una intensificazione dei controlli in borghese anche notturni per colpire chi non ha rispetto per la nostra città.”
In allegato i dati sulla differenziata nelle aree del porta a porta dopo il cambiamento dei calendari che, si ricorda, hanno comportato la riduzione da due a uno dei giorni di raccolta del residuo non riciclabile ed una maggiore uniformità fra le diverse aree della città.