Tra scuole chiuse, psicosi da Coronavirus e vacanze di Carnevale a Torino vince lo smog
Mentre la regione chiede la sospensione dei blocchi del traffico lo smog rimane la principale emergenza sanitaria a Torino
24 February, 2020
La psicosi da Coronavirus (CODIV-19) sta mettendo a dura prova le abitudini dei cittadini delle regioni del Nord Italia e le ordinanze messe a punto dal Ministero della Salute d’intesa con i presidenti di regione stanno sicuramente limitando i contagi ma non riescono a distendere e rasserenare gli animi.
Scuole, cinema e biblioteche chiuse. Manifestazioni e eventi sospesi. Addirittura anche le palestre chiudono per limitare i contagi di un virus che (a detta dei ricercatori) è poco più che una normale influenza (qui il comunicato stampa del Cnr - Istituto di genetica molecolare dal titolo “Coronavirus. Rischio basso, capire condizioni vittime). In una situazione come questa, dove i cittadini sono invogliati (obbligati?) a starsene a casa, il dato sulla mobilità dovrebbe essere un buon indicatore su come si stanno modificando i comportamenti dei cittadini in questa nuova ed eccezionale situazione.
Prendiamo Torino, la città più inquinata d’Italia sul fronte smog, e andiamo a osservare i dati relativi a ieri (lunedì 24 febbraio) primo giorno di operatività delle ordinanze emergenziali per contenere il contagio. In pratica non è successo nulla. I torinesi hanno preso l’auto come sempre nonostante le scuole fossero chiuse. Secondo i dati forniti da 5T (l’azienda che gestisce i sistemi tecnologici della mobilità a Torino e in Piemonte) nella giornata di ieri i veicoli circolanti sono stati 269856, un calo dell’8,4% rispetto ai 292452 veicoli circolanti lunedì 17 febbraio. E anche nell’unica linea metro della città - come confermato da Gtt - c’è stata una leggerissima flessione ascrivibile alle vacanze di Carnevale.
Se il traffico è leggermente calato, lo smog continua ad attanagliare i pomoni di tutti i cittadini torinesi e non solo. I dati dell’Arpa parlano chiaro, nella giornata di ieri, e per il quarto giorno consecutivo, i valori medi di Pm 10 hanno superato i 50 μg/m³. Le previsioni per domani parlano di un ulteriore sforamento mentre per giovedì si confida nell’arrivo del vento per diluire le concentrazioni.
Intanto dalla Regione Piemonte “l’assessore all’Ambiente, di concerto con il presidente della Regione Piemonte, ha chiesto al ministro della Salute di integrare l’ordinanza sul contenimento del Coronavirus con la sospensione temporanea dei blocchi alla circolazione delle auto private per il trasporto delle persone almeno fino a sabato 29 febbraio. Lo scopo - scrive la regione - è incentivare la fruizione del trasporto privato dei cittadini per diminuire il rischio di diffusione per contatto ravvicinato tra le persone. La deroga è stata concertata con Arpa, la quale conferma che fino al 29 febbraio non sussiste il pericolo di superamenti della presenza d polveri sottili e ossido di azoto”.
Insomma nella confusione di questi momenti per la Regione Piemonte è meglio incentivare l’uso dell’auto privata e lo smog non è una emergenza sanitaria. Dimenticando che ogni anno nella sola Torino le morti correlate alla cattiva qualità dell’aria sono circa 900 come evidenziano da troppo tempo i dati del Servizio epidemiologico dell’Arpa Piemonte.