Arpa Piemonte sconsiglia l'uso massivo di Ipoclorito di sodio (candeggina): ‘È sostanza inquinate, contamina le acque di falda’
Arpa: “Si invitano i Sindaci a tenere conto di queste indicazioni, concentrando gli sforzi nella direzione di maggior efficacia degli interventi di lotta al COVID-19”
16 March, 2020
Tra le misure utili per contrastare il contagio da COVID-19, la disinfezione degli ambienti gioca un ruolo importante laddove si possa intervenire su superfici che possono interagire con le vie di trasmissione umana (naso, bocca, occhi).
Alcuni Sindaci dei comuni piemontesi hanno chiesto un parere all'Arpa sull'uso di ipoclorito di sodio. Non vi è evidenza che spruzzare ipoclorito di sodio all’aperto, massivamente, sui manti stradali, possa avere efficacia per il contrasto alla diffusione del CODIV-19 dal momento che le pavimentazioni esterne non consentono interazione con le vie di trasmissione umana. Si ritiene invece che iniziative mirate, rivolte a superfici in ambiente interno o esterno destinate a venire a contatto con le mani, possano conseguire risultati migliori in ottica di prevenzione di diffusione del contagio.
È comunque da sottolineare che l’ipoclorito di sodio, componente principale della candeggina, è sostanza inquinante che potrà nel tempo contaminare le acque di falda, direttamente o attraverso i suoi prodotti di degradazione.
Si invitano pertanto i Sindaci a tenere conto di queste indicazioni, concentrando gli sforzi nella direzione di maggior efficacia degli interventi di lotta al COVID-19.
Fonte: Arpa Piemonte