Emergenza Coronavirus: la Città di Torino crea una rete territoriale solidale a sostegno della popolazione
Il Comune di Torino rafforza la collaborazione con il Banco Alimentare di Moncalieri e il Banco delle Opere di Carità di Caselle per la distribuzione di beni alimentari e di prima necessità. Nascono 13 snodi per la distribuzione cui collaborano associazioni, Case di Quartiere, cooperative, Arcidiocesi e Sermig.
23 March, 2020
La Giunta comunale ha definito oggi l’articolazione della rete territoriale solidale a sostegno della popolazione per affrontare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Si tratta di un sistema cittadino per l’emergenza che permetterà il coordinamento delle risorse offerte dall’Amministrazione e quelle della comunità locale, per attivare azioni di tutela delle persone e dei nuclei in situazione di fragilità personale, sociale ed economica, spesso connessa a solitudine e assenza di reti familiari.
Il sistema definito dalla delibera, presentata dalla vicesindaca Sonia Schellino di concerto con gli assessori Alberto Unia e Marco Giusta, ha nella Centrale operativa della Protezione civiledi via delle Magnolie 5 la sede del Centro operativo comunale (Coc), che ha funzioni di supporto e collegamento con l’Unità di crisi della Regione Piemonte, cui i cittadini possono rivolgersi chiamando il numero verde 800444004 per tutte le necessità quotidiane, trovandosi nell’impossibilità di uscire di casa o appoggiarsi ad altre persone.
I Servizi sociali della città estendono il Servizio Aiuto anziani alle persone disabili e con fragilità e potenziano il call center. In corso Unione sovietica 220 è attivato un polo logistico per lo stoccaggio di derrate e distribuzione a domicilio, in collaborazione con l’associazione Servizio Emergenza anziani e la Consulta per le persone in difficoltà. Si rafforza inoltre la collaborazione con il Banco Alimentare di Moncalieri e il Banco delle Opere di Carità di Caselle per la distribuzione di beni alimentari e di prima necessità.
Nasce anche una rete di base per la distribuzione dei beni alimentari e di prima necessità: 13 snodi cui collaborano associazioni, Case di Quartiere, cooperative, Arcidiocesi, Sermig. Le associazioni coinvolte assicureranno rifornimento, stoccaggio e distribuzione dei beni e dei servizi a enti di volontariato impegnate nella distribuzione e direttamente alle famiglie attraverso consegne e domicilio. Attivato anche il volontariato civico e i “Giovani per Torino”, dove saranno inquadrati i cittadini che si sono candidati e si candideranno come volontari.
A sostegno di questa rete saranno coinvolti tutti gli attori della comunità locale (privati cittadini, esercizi commerciali e imprese) per mobilitare servizi aggiuntivi e fornire beni di prima necessità e quanto necessario all’Amministrazione per sostenere la rete di solidarietà.