Inquinamento luminoso. L’esperimento di scienza partecipata del Cnr fa il bis: dall’8 al 14 aprile dopo le 21.30 tutti sul balcone
Dopo aver raccolto più di 7000 dati da tutte e 107 le province italiane, #scienzasulbalcone fa il bis! Alle 19 di mercoledì 8 aprile saranno presentati i risultati della prima fase dell’esperimento
08 April, 2020
A seguito dell'esperimento organizzato dall’Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico del Consiglio nazionale delle ricerche, che ha invitato gli italiani ad affacciarsi alla finestra o al balcone di casa nelle sere di lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 marzo, per dare il proprio contributo ad un esperimento di scienza partecipata misurando la luce presente nell'ambiente notturno, mercoledì 8 aprile alle 19,00 la diretta sui canali social Comunicazione Cnr, per presentare i risultati del primo Flash-mob italiano di citizen science sull'inquinamento luminoso e lanciare una seconda misurazione: in casa e sul balcone. Saranno presenti il ricercatore dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino) Alessandro Farini, Luca Balletti dell'Unità comunicazione e relazioni con il pubblico del Cnr e il divulgatore scientifico Luca Perri.
Dopo aver raccolto più di 7000 dati da tutte e 107 le province italiane, #scienzasulbalcone fa il bis! Le sere tra mercoledì 8 e martedì 14 aprile le misurazioni saranno due: una in casa e l’altra sul balcone (o dalla finestra). La prima per capire la sensibilità del proprio smartphone; la seconda per misurare ancora una volta la luminosità ambientale. Le motivazioni per cui fare una nuova misurazione sono due: avere una miglior interpretazione dei dati ricevuti durante la prima misurazione e coinvolgere tante persone che non sono riuscite a partecipare la prima volta, in particolare studenti e docenti che si sono interessati all’esperimento in queste settimane.
Tutte le istruzioni per partecipare disponibili all'indirizzo: cnr.it/scienzasulbalcone
Ben 7.247 le misurazioni inviate da tutte Italia e da altri 19 paesi europei e non, per il primo esperimento di scienza partecipata #Scienzasulbalcone che si è tenuto le sere tra il 23 e il 25 marzo scorsi. Nato da un’idea del ricercatore Alessandro Farini del Cnr-Ino e dell'astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri, insieme all’Unità Comunicazione e Relazioni con il pubblico del Cnr, la popolazione italiana ha aiutato la ricerca scientifica misurando, con i propri smartphone, l'inquinamento luminoso in Italia.
Il 57% delle misurazioni sono arrivate dal centro città, il 28% dalla periferia e il 15% dalla campagna. “Il dato misurato è stato l’illuminamento”, spiega Luca Balletti dell’Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico del Cnr, “ovvero la quantità di luce che arriva sul sensore degli smartphone. Per le persone che vivono in città il risultato è stato di 8.2 Lux. Mentre in periferia è stato di 6.7 Lux. In campagna solo di 5.3 Lux”.
“Molte delle misurazioni effettuate hanno dato come risultato 0 Lux”, afferma Luca Perri, divulgatore, “di queste, un terzo del totale in centro città, in periferia poco meno del 40%, in campagna oltre la metà. Questo, però, non vuol necessariamente dire che non ci sia inquinamento luminoso o luce intrusiva in quelle zone, ma magari che i lampioni sono più distanti fra loro o dalle abitazioni. Il che è sicuramente una buona cosa, anche se non ottimale”.
Ma un grande risultato dell’esperimento è stato il coinvolgimento delle persone. "In molti si sono appassionati a realizzare questo esperimento”, aggiunge Alessandro Farini, ricercatore Ino, “Tanto da inviarci addirittura dei validi suggerimenti per migliorare il lavoro”.
“Bellissimo”, ribadisce Elisabetta Baldanzi (Cnr-Ino) “anche il coinvolgimento di tantissime scuole. Studenti e studentesse hanno dimostrato, in tanti lavori che abbiamo ricevuto, la grande creatività di cui sono dotati, guidati da docenti appassionati e vogliosi di continuare a fare didattica”.
Visto il successo del primo esperimento, il Cnr rivolge ai cittadini l’invito a fare una seconda misurazione, calibrando meglio il proprio smartphone. Questa volta basterà ripetere l’esperimento una sola volta tra le sere di mercoledì 8 e martedì 14 aprile, dopo le 21.30. Verrà richiesto di fare due misurazioni, la prima in casa per avere una valutazione della sensibilità del sensore di luminosità del proprio smartphone e la seconda sul balcone (o dalla finestra) per misurare la luminosità ambientale. L’appello è rivolto in particolare al mondo della scuola, a tutti gli studenti e a tutti i docenti.