Coronavirus, a Milano prime 1.000 mascherine ai riders che rilanciano: 'Vogliamo un'applicazione più dettagliata dei protocolli di sicurezza'
Martedì 14 aprile il Comune di Milano ha iniziato a distribuire i primi 1.000 kit sicurezza (5 mascherine e 5 paia di guanti) ai rider che lavorano in città, presso lo “Sportello lavoro" di Viale Gabriele d'Annunzio 15. L'operazione è organizzata in ordine alfabetico - fa sapere il comune - con quantità giornaliere definite in accordo con le principali aziende di food delivery. Ciò consentirà un'equa ripartizione dei rider nelle giornate di distribuzione previste, fino ad aver raggiunto tutti i rider stimati in oltre 3.000 unità, indipendentemente dall'azienda per cui lavorano".
Parzialmente soddisfatti i lavoratori che aspettavano i dispositivi da molto tempo. Deliverance Milano, il sindacato sociale autonomo di precari e fattorini attivi nel delivery food, scrive: "Dopo diversi solleciti ad istituzioni e aziende per la mancata distribuzione delle protezioni necessarie per poter consegnare, e dopo scioperi ad oltranza e richieste di blocco del servizio, sono arrivati i kit promessi dal Comune di Milano, a disposizione dei primi 1000 fortunati riders - scrivono - Nel frattempo le compagnie del delivery che ad oggi si sono mosse con molta lentezza e profonda sufficienza, stanno finalmente provvedendo a spedire i kit a casa dei lavoratori o a distribuirli in alcuni ristoranti, come Pizzium, Poporoya, Glovo Market. Chiediamo a Glovo, Deliveroo, Ubereats e a Just Eat di indicare dove si trovino questi ristoranti con una comunicazione ufficiale e l'istituzione di punti di smistamento e stoccaggio di kit in zone centrali, facilmente raggiungibili da tutti i lavoratori".
Tuttavia "molti punti delle nostre richieste restano inesauditi (vedi in basso, ndr) - scrivono i lavoratori - Chiediamo per questo ad Assodelivery di discutere con noi e le altre parti sociali un'applicazione più dettagliata dei Protocolli di salute e sicurezza per i lavoratori al fine di garantire le condizioni adeguate per lo svolgimento del servizio. Non per noi ma per tutt*!"
RIDERS: DIECI PUNTI PER UN DELIVERY AL SICURO
Piattaforma di richieste per il delivery food da sottoporre all'attenzione del Prefetto, al Comune di Milano e ad Assodelivery per la tutela e la difesa dei riders a prevenzione del rischio contagio da Covid-19 nella metropoli (ai sensi dell'Art.2 del Jobs Act e del Protocollo su salute e sicurezza in stato emergenza epidemiologica firmato dalle parti sociali a difesa di tutti i lavoratori):
1) Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) messi a disposizione di tutti i fattorini attivi nell'area urbana: guanti, mascherina certificata, gel disinfettante. Che la fornitura del kit in dotazione venga commisurata alla tipologia e alla qualità dei materiali e alla quantità di ore di servizio del singolo lavoratore.
2) L'istituzione di 4 nodi di distribuzione e smistamento dei DPI in città, si individuino dei punti strategici, accessibili a tutte e tutti i rider, prima e durante la giornata lavorativa; deve essere assicurato un approvvigionamento costante e sufficiente degli strumenti di lavoro che garantiscano la sicurezza di chi usufruisce il servizio e di chi lo eroga.
3) Va divulgata una nota informativa ufficiale attraverso i canali di comunicazione aziendali (App, WhatsApp, Telegram, Email etc.) da inviare a tutti i rider, con un messaggio multilingue che metta al corrente, ciascun fattorino, circa l'ubicazione dei punti adibiti allo smistamento del kit di protezione.
4) Chiediamo alle società operanti nel delivery food la compilazione di un indirizzario dei ristoranti e di tutti i singoli esercizi commerciali convenzionati (con le app) da inoltrare al Prefetto, al Comune e a tutte le parti sociali, al fine di agevolare il monitoraggio sulle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.
5) Chiediamo che si provveda, a spese delle aziende, alla sanificazione quotidiana dei cassoni, in un luogo adatto da disporre con le autorità competenti.
6) Fuori da ogni ristorante vogliamo la disposizione di igienizzatori industriali che permettano ai rider di pulirsi le mani ad ogni corsa.
7) Ogni esercizio commerciale convenzionato con le piattaforme, come già i supermercati, si doti di personale competenente che "ordina" la fila, con tanto di segnaletica multilingue, posta fuori il punto vendita, per evitare il fenomeno degli "assembramenti" irrrgolari e l'infrazione delle norme riguardo la distanza sociale, previste dalle ordinanze che regolano il comportamento in materia di ordine pubblico.
8) L'accesso ai servizi sanitari da parte dei fattorini in consegna all'interno del pubblici esercizi.
9) Un presidio sanitario mobile con la possibilità di sottoporre i rider alla prova tampone, perché tra i corrieri potrebbero esserci molti soggetti asintomatici, vista la lunga esposizione senza protezioni.
10) Chiediamo la diffusione sui canali di comunicazione aziendali di un video tutorial multilingue sulle norme igienico-sanitarie da rispettare durante l'attività lavorativa.