Mobilità ciclistica, spuntano delle linee guida del MIT che rischiano di compromettere le novità del DL Rilancio
Le associazioni cicloambientaliste italiane hanno scoperto una bozza di documento inviato dal Ministero dei Trasporti all'Anci che limita la portata e l'applicabilità di alcune norme contenute del DL Rilancio che migliorano la sicurezza stradale dei ciclisti
14 May, 2020
Mentre sparivano e ricomparivano le misure sulle piste ciclabili e gli incentivi alla mobilità sostenibile dal DL Rilancio, le associazioni cicloambientaliste italiane hanno scoperto che il “Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari personali e il personale” del Ministero dei Trasporti ha inviato una bozza di documento all'ANCI contenente delle “Linee guida sperimentali per lo sviluppo della mobilità ciclabile”. Ebbene secondo le associazioni queste linee guida "producono il perdurare di una condizione di pericolo per i ciclisti sulle strade delle città italiane" e limitano l'applicabilità di alcune norme che invece migliorano la sicurezza e che sono già contenute del Dl Rilancio. La richiesta quindi è di ritirarle.
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha inserito nel DL Rilancio alcune proposte che come ciclisti italiani abbiamo avuto occasione di vedere e discutere. Tra queste, alcune modifiche del Codice della Strada che, seppur parzialmente, vanno nella direzione di favorire lo sviluppo della ciclabilità nelle città italiane.
Nel frattempo, senza che nessuna delle associazioni che sottoscrivono questo comunicato fossero state informate o coinvolte, è emersa una bozza di documento del “Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari personali e il personale” contenente “Linee guida sperimentali per lo sviluppo della mobilità ciclabile”.
Tale documento, inviato all’ANCI, contiene valutazioni sull’applicazione di alcune norme del Codice della Strada che non sono condivisibili in quanto producono il perdurare di una condizione di pericolo per i ciclisti sulle strade delle città italiane. Oggi la condizione delle strade delle città italiane, conformata alle norme vigenti del Codice della Strada, è molto pericolosa per i ciclisti, come dimostrano i dati sull’incidentalità e i ciclisti feriti e morti.
Noi chiediamo nuove norme, alcune delle quali previste dal decreto approvato dal Governo, già adottate e sperimentate in tutti i paesi europei con condizioni di sicurezza stradale migliori di quelle italiane. Queste norme hanno già dato prova di migliorare la sicurezza stradale oltre che la ciclabilità delle città. Le “linee guida” proposte ora dal Ministero ne limitano la portata e applicabilità, mantenendo l’attuale situazione di pericolo sulle strade.
Questo non è accettabile.
Senza mettere in discussione la competenza e le giuste preoccupazioni del Ministero, chiediamo che:
- Le linee guida siano ritirate;
- siano approvate le norme già contenute nel decreto, aggiungendo in sede di conversione anche il “doppio senso ciclabile“, l’uso delle corsie bus da parte delle biciclette e le strade scolastiche;
- il Ministero avvii con Anci una sperimentazione che verifichi l’efficacia in termini di sicurezza di tali norme, utilizzando come prova di efficacia gli interventi che faranno i Comuni, appoggiandosi quindi ad all’esperienza dei Comuni che già hanno un elevato livello di ciclabilità e una tradizione progettuale avanzata;
- solo alla fine della sperimentazione si prevedano, se necessario, vengano emanate delle linee guida che integrino la norma primaria
Associazioni e Movimenti
Cicloattivisti e Ambientalisti
Bike4city A.p.s.
Bikeitalia.it
Bike to school
Ciclostile – ciclofficina popolare del Centro Sociale Bruno di Trento
Cittadini per l’aria Onlus
Comitato Torino Respira
Consulta della Mobilità Ciclistica e della Moderazione del Traffico della città di Torino
Consulta Comunale della Bicicletta di Bologna
Ecoborgo Campidoglio – Torino
FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta
Fridays For Future – Milano
Fridays For Future – Como
Famiglie senz’auto
Fondazione Michele Scarponi Onlus
Genitori Antismog
Associazione hub.MAT – Olbia
Italian Cycling Embassy
Legambici – Legambiente per la mobilità attiva e la ciclabilità APS
Legambiente Onlus
Milano Bicycle Coalition ASD
Napoli Pedala
Kyoto Club
Rete Vivinstrada – Associazioni per la cultura e prevenzione stradale
Salvaiciclisti Roma A.p.s.
Salvaiciclisti Bologna A.p.s.