Parigi, l'incremento della mobilità sostenibile passa dalle due ruote: meno moto e più biciclette
Continua la marcia verde di Anne Hidalgo che è stata appena rieletta sindaca della capitale francese. L'intenzione dell'amministrazione è quella di far pagare il parcheggio a moto e scooter per disincentivarne il loro utilizzo a favore delle bici
09 July, 2020
di Matteo Paolini
La sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, riconfermata alla guida della capitale francese nelle ultime elezioni, inizia a mettere in atto le politiche ambientali del suo programma e ribadite nelle prime parole del suo secondo mandato: "Siamo l'ultima generazione in grado di agire prima che sia troppo tardi" ha dichiarato subito dopo la riconferma all'Hotel de Ville. L'obiettivo principale è quello di rendere Parigi una metropoli più vivibile, sostenibile ed efficiente in cui trovare tutto quello di cui si ha bisogno a 15 minuti da casa, senza dover utilizzare l’auto ma spostandosi in bicicletta o a piedi.
L'ambiziosa promessa della sindaca di imporre il limite di velocità di 30km/h in tutta la città e di dimezzare i parcheggi va proprio in questa direzione. Non c’è ancora una data per precisa per rendere zona 30 tutta la città, salvo alcune arterie principali su cui si sta già lavorando, ma la misura è una priorità della Hidalgo. Nel mirino della sindaca non ci sono solo le automobili, ma tutti i mezzi di locomozione dotati di motore termico, quindi anche moto e scooter. Da qui l’idea di introdurre regole più severe per la mobilità e per il parcheggio a pagamento anche per i motocicli, che spesso vengono parcheggiati ovunque senza rispettare marciapiedi e piste ciclabili, creando un vero problema per la sicurezza di pedoni e ciclisti. Una decisione questa, che rientra anche nell’ottica di contrastare il grande problema dell’inquinamento acustico prodotto dalle moto.
Tutto ciò dovrebbe andare a vantaggio di una mobilità più sostenibile, incentivando maggiormente quanto fatto fino ad oggi. Le misure introdotte dalla Hidalgo nel precedente
mandato, volte a promuovere gli spostamenti non inquinanti (piedi, bici,
mobilità leggera), hanno portato i loro frutti con numeri incoraggianti. Anche qui c'è un obiettivo concreto da raggiungere: limitare gradualmente l’ingresso alle auto più inquinanti,
fino ad arrivare al 2024 quando sarà vietato l’accesso a tutte le auto dotate
di motori diesel.