Allarme biossido d'azoto a Roma, Milano e Napoli: supera i limiti in quasi il 100% dei casi
A rivelarlo sono i dati raccolti dalla campagna NO2, NO Grazie di Cittadini per l’Aria che ha coinvolto nelle rilevazioni quasi 2.000 residenti di Roma, Milano e Napoli e aree metropolitane in una caccia al biossido di azoto che ha dato esiti preoccupanti
30 July, 2020
A rivelarlo sono i dati raccolti dalla campagna NO2, NO Grazie di Cittadini per l’aria che, coinvolgendo quasi 2.000 cittadini (il triplo rispetto alla precedente edizione del 2018) nel progetto di scienza partecipata svoltosi in collaborazione con l’associazione Salvaiciclisti Roma e il Comitato Vivibilità Cittadina di Napoli, ha coinvolto i residenti di Roma, Milano e Napoli e aree metropolitane in una caccia al biossido di azoto che ha dato esiti preoccupanti. Le rilevazioni sono avvenute tra l’8 febbraio e il 7 marzo, coincidendo in varia misura, ma soprattutto in Lombardia, con le prime misure di lockdown.
Grazie allo sforzo di volontari, associazioni, enti pubblici, aziende private e scienziati, Cittadini per l’aria ha creato 6 mappe interattive - due per area monitorata - che mostrano, campionatore per campionatore, le concentrazioni misurate nel mese di monitoraggio e la stima dei dati annuali, che i ricercatori del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio, dei Dipartimenti di Chimica e di Scienze Cliniche e di Comunità dell'Università degli Studi di Milano, della Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico e del Politecnico di Milano e del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell'Università Parthenope hanno elaborato avvalendosi di serie storiche dei dati delle rispettive Agenzie Regionali per l’Ambiente.
A Milano, il 100% dei campionatori passivi posizionati in strada a 3 metri di altezza dai cittadini ha rilevato su base mensile, e il 99% su base annua, lo sforamento della soglia media annua dei 20 μg/m³ dalla quale l’OMS stima questo inquinante produca un danno alla salute umana, mentre ancora i dati misurati indicano che il 94% dei punti ha superato i 40μg/m³, limite medio annuo di legge a livello Europeo.
Nella Capitale, le misure effettuate a cavallo fra febbraio e marzo indicano superamenti della soglia a protezione della salute per il 98% dei campionatori e quella dei 40 μg/m³ per il 42% dei campionatori con una stima che il 27% dei punti scelti dai cittadini per monitorare superi il limite di legge annuo.
Le misure mensili a Napoli superano invece per il 97% la soglia dell’OMS e per quasi il 50% dei punti il limite di legge annuo. Su base annua si stima che il 38% dei punti di campionamento superi il limite di legge.
Il biossido di azoto è un inquinante molto dannoso per la salute umana, associato all’insorgenza di nuove asme nei bambini, tumori, malattie cardiorespiratorie e a cui si riconosce un effetto anche ad esposizioni brevi. L’NO2 è un indicatore degli inquinanti del traffico le cui concentrazioni sono associate, normalmente, a quelle di particolato ultrafine e black carbon. Gli ossidi di azoto, di cui l’No2 fa parte, contribuiscono alla formazione del PM 2.5 e, in primavera ed estate, dell’ozono.
L’edizione 2020 di NO2, NO Grazie si è svolta a Milano, Roma e Napoli tra l’8 febbraio e il 7 marzo con l’obiettivo di continuare a evidenziare il gravissimo problema del traffico, e in particolare quello delle emissioni dei veicoli diesel, nelle nostre città. Una situazione grave che è in contraddizione aperta con la recente scelta del governo - e addirittura di alcune città come Milano - di sovvenzionare, in un paese che ha il più elevato tasso di motorizzazione d’Europa, l’acquisto di nuove auto a combustione fossile invece che spendere in mobilità sostenibile.
Sul sito di Cittadini per l’aria sono state predisposte, sotto forma di lettere che i cittadini possono inviare a Sindaci e Governatori con alcune richieste affinché si ottenga di ridurre al più presto traffico e concentrazioni inquinanti nelle aree monitorate.
Secondo Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria “I dati della nuova campagna parlano chiaro: le politiche sono insufficienti e andrà ancora peggio nel post-Covid se Governo, Regioni e Comuni non si alleeranno per dare urgentemente priorità alla mobilità non inquinante nelle città. Bisogna ottenere che le persone si spostino meno e meglio. Questo tema sia il centro della progettazione ai fini del Recovery Package: può produrre salute, lavoro e benessere ai cittadini italiani”.
“Durante la fase di lock down, abbiamo sperimentato città con l’aria pulita, silenziose, non invase dal traffico” dichiara Carla Ancona, ricercatrice del dipartimento di epidemiologia del SSR del Lazio, che continua: “Per diminuire le concentrazioni degli ossidi di azoto e migliorare lo stato di salute dei residenti è importante limitare l'uso delle automobili, soprattutto di quelle alimentate a diesel. La crisi che stiamo vivendo può rappresentare un'occasione di cambiamento dei modelli di sviluppo ambientale e di rinascita sostenibile delle nostre città”. “Il grande merito di questa iniziativa risiede nell'aver attivato i cittadini creando un canale di comunicazione diretto con il mondo scientifico. Grazie ai dati raccolti capillarmente sul territorio, sarà possibile approfondire il tema della distribuzione spaziale delle concentrazioni di NO2, analizzando quei luoghi dove la popolazione è più sensibile, ad esempio le scuole" così Paola Fermo,prof. del dipartimento di Chimica dell’Università di Milano.