Clima, migliaia di giovani in piazza nello sciopero del 9 ottobre lanciato da Fridays for Future
"Torniamo a manifestare per il nostro diritto ad un futuro vivibile - dicono i ragazzi scesi in piazza in più di 10 città - I governi hanno fallito, ma noi, le persone, non abbiamo ancora fallito: ci rimangono 7 anni e 4 mesi per scongiurare la catastrofe. Sta a noi unirci con forza e protestare per il nostro futuro!"
09 October, 2020
Sono scesi in piazza in più di 100 città italiane i ragazzi e le ragazze che hanno aderito al "Climate Strike" del 9 ottobre, lo "sciopero per clima" lanciato dal movimento Fridays For Future. Manifestazioni, flash-mob, sit-in e anche qualche corteo, hanno animato la mattinata dei centri urbani di tutta la penisola, da Lecce, a Torino, passando per Napoli, Palermo, Roma, Bologna, Padova, Genova, Milano. Nel capoluogo piemontese otto tra attivisti e attiviste di FFF Piemonte si sono incatenati sotto il palazzo della Regione in piazza Castello, con cinque richieste e la promessa di non muoversi fin quando Presidente e assessore all'Ambiente non si prenderanno l'impegno pubblico di implementarle.
"Scioperiamo da una giornata di scuola o di lavoro - dicono i giovani nelle piazze - per inchiodare le persone al potere alle loro responsabilità e al loro tradimento. Nessun governo, nemmeno quello italiano, ha ascoltato sul serio gli allarmi che la comunità scientifica ripete da anni". Questo decennio è "cruciale: le scelte che facciamo, le politiche che adottiamo sono determinanti per il futuro della nostra e delle prossime generazioni".
"Nonostante la pandemia ci abbia mostrato i danni dell'attuale sistema economico e il potenziale devastante della crisi climatica, le persone al potere continuano a ignorarla o negarla", spiega il movimento FFF Italia sui suoi canali social: "Torniamo a manifestare per il nostro diritto ad un futuro vivibile. I governi hanno fallito, ma noi, le persone, non abbiamo ancora fallito: ci rimangono 7 anni e 4 mesi per scongiurare la catastrofe. Sta a noi unirci con forza e protestare per il nostro futuro!"
"Dobbiamo affrontare la realtà e trattare la crisi climatica come una crisi - affermano ancora i ragazzi - Vogliamo che la politica dia la priorità alla sopravvivenza dell'umanità piuttosto che all'avidità di pochi. Vogliamo un'economia basata sul benessere delle persone e la tutela degli ecosistemi e non più sul PIL, un'Europa che si impegni a ripagare il suo debito con il sud del mondo".
Quello del 9 ottobre non era un appuntamento solo italiano ma mondiale, che ha coinvolto giobani attivisti nei cinque continenti. Anche Greta Thunberg è tornata in piazza a manifestare e lo ha fatto nuovamente davanti al Parlamento svedese, luogo simbolo degli scioperi che l'hanno resa celebre nei mesi passati.