Pneumatici usati, nuova direttiva Ministero dell'Ambiente su obblighi di raccolta e gestione
Nuova norma per ottimizzarne la gestione, evitare accumuli irregolari nelle officine dei gommisti e contrastare il fenomeno dei roghi dovuto all’immissione illecita di pneumatici sul territorio nazionale
16 December, 2020
Il ministero dell’Ambiente ha emanato una direttiva sugli obblighi di raccolta e di gestione degli pneumatici fuori uso per ottimizzarne la gestione, evitare accumuli irregolari nelle officine dei gommisti e contrastare il fenomeno dei roghi dovuto all’immissione illecita di pneumatici sul territorio nazionale. Fermi restando, dunque, gli obiettivi di gestione a cui sono tenuti i produttori e gli importatori degli pneumatici, è stato stabilito che tutte le forme associate alla gestione dei pneumatici fuori uso e i sistemi individuali di gestione con immesso superiore alle 200 tonnellate raccolgano e gestiscano ulteriori quantità di pneumatici fuori uso oltre il 15% dei propri obiettivi, avvalendosi del contributo rideterminato per le nuove quantità.
La direttiva ha l’obiettivo di garantire la tutela dell’ambiente e della salute umana e di assicurare che la raccolta avvenga in modo omogeno su tutto il territorio e senza interruzioni dovute al conseguimento anticipato degli obiettivi di raccolta e gestione fissati dalla normativa.
La percentuale di raccolta e gestione può essere ulteriormente incrementata fino a un massimo del 20%, qualora sia riscontrata la necessità di raccogliere quantità di pneumatici fuori uso superiori alle quantità determinate dal decreto ministeriale 182/19.
Per quanto riguarda le azioni di contrasto all’immissione irregolare degli pneumatici, la direttiva stabilisce che i gommisti indichino le quantità degli pneumatici fuori uso ritirate dai punti di generazione, quelle degli pneumatici immessi sul mercato e i relativi contributi avuti con la vendita, per ciascun mese dell’anno.