Rifiuti Sicilia, Montello sbarca sull'isola. Due chiacchiere con il presidente Sancinelli
Il presidente dell'azienda bergamasca: la previsione è di potenziare gli impianti esistenti e di installarne di nuovi a completamento delle necessità. L’obiettivo è intercettare le plastiche della parte centro occidentale dell'isola"
17 December, 2020
In Sicilia l’approvazione del Piano rifiuti regionale è ormai alle battute finali. Nel frattempo sono arrivati i primi investimenti privati per uscire dall’emergenza “creando occupazione e introducendo nuove tecnologie per potenziare gli impianti esistenti e installarne di nuovi con l’obiettivo di intercettare le plastiche della raccolta differenziata”. Lo dichiara Roberto Sancinelli, presidente della Montello Spa, la società che nel 1996 fu chiamata dalla regione Lombardia a collaborare per liberare le vie di Milano bloccate dalla spazzatura che la discarica di Cerro Maggiore non riusciva più a smaltire.
Negli anni ’90 la società bergamasca aveva messo in atto un percorso di riconversione per superare la crisi siderurgica, settore in cui era attiva da diversi anni con la produzione di acciaio e tondini per il cemento armato, passando al trattamento delle plastiche e dei rifiuti organici. “In accordo con la regione Lombardia negli anni 95/96 Montello Spa - risponde conciso Sancinelli via mail alle domande che avremmo voluto porgli per telefono - ha realizzato il primo impianto per il recupero e riciclo degli imballaggi in plastica post-consumo e il primo impianto di compostaggio, il tutto con l’inizio della raccolta differenziata promossa dalla Regione”.
Venticinque anni dopo l’azienda interviene dunque in un’altra emergenza. Questa volta lo fa investendo 22 milioni di euro nella Lvs group, holding siciliana con sede a Milano, di cui fanno parte tre società già attive sull'isola nella gestione delle frazioni secche della raccolta differenziata. La Rekogest si occupa dei “sovvalli” da cui riesce a recuperare materie plastiche, la Ecorek invece di trasporto e selezione spinta di polimeri, infine la più recente Rekoplastik che tratta le plastiche cosiddette “difficili”, provenienti dalla raccolta differenziata e non, che la Montello trasforma già in combustibile solido secondario per i cementifici.
L’assessore regionale all'Ambiente, Alberto Pierobon, sul suo profilo Facebook, ha anticipato che l'investimento dei 22 milioni di euro sarà utilizzato "per potenziare o creare nuovi impianti di recupero delle varie frazioni e in particolare della plastica". Sancinelli invece, sulla possibilità di replicare in Sicilia la strategia messa in campo in Lombardia, tenendo conto che l'emergenza rifiuti ha sull'Isola origini lontane e ha visto il susseguirsi di più amministrazioni, risponde secco: “Non c’è nulla da replicare in Sicilia ma solo realizzare gli impianti necessari. Non ne mancano molti, manca piuttosto l’estensione della raccolta differenziata in un modo che sia adatto allo scopo”.
Alla domanda sulla tipologia di progetti proposti dalla Montello, in considerazione anche del principio di prossimità, che vincola il trattamento di alcune tipologie di rifiuti nei luoghi dove sono prodotti, il presidente dell'azienda bergamasca dice che la previsione è quella “di potenziare, anche con nuove tecnologie, gli impianti che Lvs già detiene e di installarne di nuovi a completamento delle necessità. L’obiettivo è di intercettare le plastiche della raccolta differenziata della parte centro occidentale della Sicilia. I progetti sono al servizio di chi opera nei servizi di igiene ambientale e della raccolta. Lvs vuole offrire la possibilità agli operatori di avere a disposizione impianti di trattamento ove conferire i rifiuti 'risorsa' della raccolta differenziata. I progetti porteranno nuova significativa occupazione”.
Per quanto riguarda invece la linea che l’azienda intende assumere rispetto alla comunicazione rivolta alla popolazione, piuttosto diffidente dopo anni di malaffare legato alla gestione rifiuti, Sancinelli sorvola ma aggiunge: “Lvs investe in impianti di recupero e riciclo meccanico dei rifiuti, non è interessata a realizzare e gestire impianti di smaltimento quali discariche o cose simili. Anche se dai processi di riciclo risulta sempre una percentuale di rifiuti per i quali al momento non ci sono tecnologie per il loro recupero e riutilizzo nel sistema circolare e quindi servono anche gli impianti di smaltimento, ma siamo abbastanza fiduciosi che nel tempo tutti i rifiuti potranno essere valorizzati e riutilizzati.”
Infine un'ultima domanda: Sancinelli lei è bergamasco, l'assessore all'Ambiente è di Treviso. Il sud senza l’intervento del nord non riesce a superare l’emergenza rifiuti? “Cittadini siciliani o cittadini lombardi non fa differenza - rispende il presidente Montello - tutti sono coscienti che è giunta l’ora della economia circolare dei rifiuti ed è in quella direzione che bisogna andare. Circolarità significa rimettere nel sistema produttivo e del consumo tutto ciò che ha già avuto un suo utilizzo. Non c’è nulla da insegnare ai cittadini e agli operatori dei rifiuti siciliani che sanno benissimo ciò che serve. Per la Montello Spa è un investimento come altri investimenti fatti al nord con tutti gli impegni e le difficoltà che si trovano dappertutto e per superare questo occorre che le istituzioni preposte facciano la parte che è di loro competenza.”