Inquinamento, Zambetti rilancia \"In casa bastano quattordici gradi\"
Scontro in Regione. L´Unione: ci sta prendendo in giro
21 October, 2005
<b>Dopo le polemiche sul traffico l´assessore propone di tagliare il riscaldamento: "Si risparmierebbe"
La replica di Cipriano (Ds) "Perché a questo punto non spegnere del tutto gli impianti?"
ANDREA MONTANARI </b>
Lo scontro sul nuovo piano antismog dell´assessore regionale all´Ambiente Domenico Zambetti continua. Da ieri anche sulla temperatura consigliata per il riscaldamento delle case lombarde. Quattordici gradi di media possono bastare, sostiene uno studio dei tecnici dell´assessore all´Ambiente dell´Udc, Inoltre, ogni grado di temperatura in meno fa risparmiare 112 euro. Ma è subito bufera con l´opposizione di centrosinistra, che denuncia: «Zambetti dà i numeri - spiega il vicepresidente del consiglio regionale diessino Marco Cipriano - o ci sta prendendo in giro, o è qualche suo improvvido collaboratore che ha preso in giro lui».
Ma l´assessore regionale all´Ambiente insiste e si difende: «È chiaro che psicologicamente è considerato un livello molto basso dato che l´abitudine in casa è tenere il termostato regolato ben oltre i 20 gradi, provocando non solo più inquinamento, ma anche un maggiore dispendio finanziario. Basterebbe solo abbassare la temperatura di un solo grado per risparmiare il sette per cento sulla bolletta. In inverno, la temperatura media di Milano è di circa sei, sette gradi. Quindi per averne in casa i 20 di legge, in teoria, basta tenere il termostato del termosifone intorno ai 14 gradi».
Controreplica del diessino Marco Cipriano: «Dopo averci spiegato che in Lombardia l´aria negli ultimi anni è più pulita, l´assessore all´Ambiente avrebbe scoperto che per riscaldare la propria casa sarebbero sufficienti 14 gradi se fuori ce ne sono 6. Come dire, se fuori ci fossero 30 gradi per avere una temperatura media di 25 dovremmo regolare il condizionatore d´aria a meno cinque gradi. Sicuramente diminuire la temperatura negli appartamenti comporta un risparmio energetico, e quindi minor inquinamento, ma 14 gradi sono davvero pochini. Perché allora non spegnere del tutto gli impianti? Forse la Regione sta preparando un nuovo piano, dal suggestivo slogan: cappotti e pellicce per tutti. Noi siamo disponibili ad appoggiarlo, purché l´assessore si presenti in aula vestito da eschimese, come dovranno fare, secondo lui, tutti i lombardi».
Scende in difesa di Zambetti il presidente della commissione Ambiente in Regione, Stefano Maullu, di Forza Italia. «La proposta dell´assessore all´Ambiente non va demonizzata. Piuttosto dobbiamo batterci per ottenere che tutti i nuovi edifici rispettino l´obbligo di certificazione delle caldaie che inquinano meno. È vero che questa legge non è stata finanziata a sufficienza, ma non è un motivo per non applicarla». Quanto alle critiche dell´opposizione di centrosinistra e della Provincia al piano antinquinamento della Regione, per Maullu «sono solo attacchi strumentali e di pura opposizione ideologica che non fanno il bene dei lombardi. Occorre ricordare che si tratta di un piano strategico che ha ricevuto il plauso della Comunità Europea e delle associazioni ambientaliste perché ricco di novità strutturali e congiunturali, frutto di un lavoro tecnico e scientifico portato avanti anche con enti di livello quali il Centro Comune di Ricerca di Ispra». E ancora: «Certo, per combattere il traffico la Regione dovrebbe introdurre una tassa di scopo per finanziare la sostituzione del vecchio parco auto ancora circolante, piuttosto che una tassa d´ingresso. Gli incentivi li abbiamo già dati».