Paolo Hutter: Se concedi maggior smog a 120 mila vetture, devi tagliarne altrove - da La Stampa del
24 October, 2005
«Se concedi più smog a 120 mila vetture, devi tagliarne altrove».
Paolo Hutter, figura storica dell’ambientalismo torinese, applica la logica del sillogismo alla nuova deroga sui limiti del traffico: l’inquinamento, a differenza dell’economia globale, è un gioco a somma zero per cui quel che aggiungi a monte va poi sottratto a valle.
Sta chiedendo per caso zone pedonali ancora più estese e per un maggior numero di ore?
«Per conto mio sarei contrario a far circolare i veicoli Euro 4 diesel, ma se proprio è necessario rinforziamo almeno le altre misure antismog. Potremmo allungare l’orario della chiusura al traffico, aumentare i giorni settimanali di stop alle auto, ampliare la rosa delle categorie di mezzi da lasciare a casa. Le possibilità sono diverse».
Come la prenderanno i torinesi?
«I torinesi non sono tutti maniaci dell’automobile. Almeno un un terzo di loro non usa mezzi privati e dunque non può che rallegrarsi se la città respira meglio. E poi stiamo parlando d’illegalità: dobbiamo controllare le polveri perché siamo fuori legge rispetto ai parametri europei, Bruxelles potrebbe sanzionarci, la gente muore. L’inquinamento non è un’invenzione di pochi e fanatici pedoni».
Come giudica questa nuova deroga operativa già dal 26 ottobre?
«Ho una prima critica al metodo. Per mesi il Comune, la Regione e la Provincia hanno preparato le limitazioni al traffico secondo linee strategiche unitarie. Tutti sembravano d’accordo. Poi un giorno, di colpo, l’interrogazione di un consigliere tira fuori i veicoli Euro 4 e cambia le regole del gioco. E’ sconcertante. Credo che le decisioni non siano irreversibili ma ci vorrebbe collegialità».
Un metodo discutibile, a suo parere. E il merito?
«La categoria Euro 4 comprende tre tipi di vetture che inquinano in misura differente. Ci sono le auto a benzina, le diesel con filtro antipolveri e quelle senza. Temo che queste ultime siano la maggioranza: automobili che inquinano più di un corrispondente a benzina Euro 4 ma anche più di un Euro 3 e forse di un Euro 2. In buona sostanza: la deroga rimette in circolazione un numero di veicoli fortemente dannoso per lo smog. Non se ne può fare a meno? D’accordo. Come rimediamo?».
Se passasse la sua proposta, chi non possiede un’auto Euro 4 si sentirebbe ancora più penalizzato: escluso da questo nuovo beneficio e al tempo stesso più limitato nella circolazione. Come glielo spieghiamo?
«Le limitazioni sono in realtà pochissime. Ci sono appena nove ore di blocco per due giorni alla settimana: cosa volete che siano? Inoltre abbiamo già moltissime deroghe a categorie e situazioni escluse dal fermo auto: i portatori di handicap, chi lavora per servizio, quelli costretti a recarsi in zone della città dove non arrivano i mezzi pubblici. C’è perfino la possibilità di ignorare i divieti e le zone chiuse a condizione di essere in tre nella stessa automobile dall’inizio alla fine del percorso. Insomma, mi sembra che si faccia sin troppo poco».
E dunque?
«Dunque è semplice: se concedi più smog a 120 mila vetture, devi tagliarne altrove».