Sirio, la maggioranza si spacca
D´accordo solo i Ds. Contro Rc, Verdi e Margherita
28 October, 2005
<b>Rifondazione adesso "sfiducia" Zamboni: scelta inaccettabile
I rutelliani: decisione in contraddizione con la linea del rigore
Merighi difende l´accordo, ma nella Quercia c´è malumore
Paruolo: in giunta non c´è mai stata una decisione definitiva sul sabato
L´assessore al traffico: "Non credo che i miei compagni ce l´abbiano con me"
La Mura ha sostenuto le ragioni dello shopping
ANDREA CHIARINI </b>
Rabbia e delusione. Il patto Comune-commercianti, per Sirio spento di sabato e per Natale, divide la giunta dai partiti dell´Unione. Prc, Margherita e Verdi chiedono di tornare indietro. Persino nella monolitica Quercia c´è chi prende le distanze. In una nota Rifondazione "sfiducia" senza troppi complimenti il suo assessore Maurizio Zamboni (che però non si sente messo in discussione) accusando l´esecutivo di Palazzo d´Accursio di «voler fare aumentare il numero di morti per inquinamento». Ma è tutta la maggioranza a puntare il dito contro Sergio Cofferati definito «incoerente». Invece, spiega con calma il sindaco, «su Sirio abbiamo raggiunto un ragionevole punto di equilibrio tra la difesa della salute delle persone e le esigenze economiche. Sirio resta uno strumento utile per rendere il centro meno inquinato, prima non c´era, ora c´è. Introduciamo solo misure non dissimili a quelle di altre città». Non sono per nulla d´accordo in via Menganti, sede del Prc. Nessuno, nemmeno Zamboni stesso, aveva avvertito il segretario Tiziano Loreti della novità in arrivo. «Sì, c´erano state avvisaglie... Comunque - dice - Zamboni sta col partito, è stato informato della nostra decisione». Poche righe, quelle a firma della segreteria dei bertinottiani, per mostrare tutta l´irritazione per "Sirio zoppo": «E´ inaccettabile acconsentire alle richieste di Ascom e Confercenti sia dal punto di vista della coerenza con il mandato elettorale e la volontà dei cittadini, sia nel merito amministrativo. Aumenteranno il numero dei morti in barba alla collegialità delle scelte della giunta. Il provvedimento va ritirato». Curioso che il Prc ora invochi quella collegialità che solo mercoledì - alla presentazione del patto su Sirio - sia Zamboni che la collega Silvana Mura (Idv) avevano confermato essere alla base della scelta del "sabato liberi tutti". L´assessore del Prc, di lotta e di governo, schiva le critiche dei compagni di partito e si giustifica: «Non credo che ce l´abbiano con me, Rifondazione esprime giustamente il suo punto di vista, ma il campo di un amministratore è diverso da quello di un partito o dei comitati perché deve tenere conto di altri interessi legittimi e spesso in contraddizione tra loro». Però in giunta c´è chi adesso si fa molto più prudente. «E´ vero che abbiamo affrontato varie volte l´argomento, ma nello specifico non conosco il dettaglio della delibera che deve ancora essere presentata. Commenterò solo dopo» dice l´assessore Giuseppe Paruolo (Sanità). Sul fronte di Sirio si sgretola anche la compattezza dei Ds. Da un lato il capogruppo in Comune Claudio Merighi si schiera con Cofferati, «che ha fatto tantissimo per l´ambiente, più di Guazzaloca», perché è giusto «tutelare anche il commercio». Dall´altro il presidente ds del Santo Stefano, Andrea Forlani, s´infuria: «Instaurare una norma e poi subito dopo fissarne le eccezioni non è il modo migliore per dialogare, farlo senza consultare i Quartieri è il modo peggiore per dare risposte credibili». Il tono è lo stesso dei Verdi, della Margherita e della lista del Cantiere, ma anche di associazioni come l´Asspi, che si sentono traditi dal cambio di rotta sul vigile elettronico. L´assessore Mura comunque non considera sconfitto nessuno perché «sarà comunque molto più comodo prendere il bus» e perché «si è visto che tutto ciò non inciderà sull´inquinamento atmosferico». Davide Celli, consigliere comunale del Sole che ride, giudica l´abbraccio ai commercianti «un ritorno del consociativismo» e Paolo Natali, Margherita, presidente della commissione "Infrastrutture", definisce la scelta «incomprensibile e contraddittoria rispetto alla linea del rigore fin qui adottata per l´ingresso al centro storico. Ci sono ampie riserve e perplessità». Anche su questo argomento la Provincia interviene per smarcarsi ancora una volta da Palazzo d´Accursio. «Facciamo sempre accordi al ribasso, proprio ora che lo smog stava calando in via San Vitale e in Strada Maggiore» osserva l´assessore provinciale all´Ambiente Emanuele Burgin subito ripreso dal capogruppo Ds in Provincia Massimo Gnudi: «Non sconfini». Soddisfatta invece la Cna, «bene l´approccio flessibile». Critico il capogruppo di FI Daniele Carella secondo il quale «per i negozianti è una elemosina inaccettabile, una vittoria di Pirro». E in vista delle manifestazioni anti smog, i comitati di cittadini che si stanno mobilitando in queste ore cominciano a ricevere adesioni istituzionali. «Inutile dirlo, credo, ma sarò con voi», firmato Carmelo Adagio, Verde, presidente del quartiere San Vitale.