Un patto di ferro padano
da la Stampa del 29 0ttobre
30 October, 2005
SMOG IL PIEMONTE STRINGE UN’INTESA CON LOMBARDIA, VENETO ED EMILIA
Un patto di ferro padano
Così ti abbatto le polveri
Alessandro Mondo
Smog e dintorni. Se ne è parlato ieri a Torino nel corso di una giornata campale sul tema della qualità dell’aria e degli inquinanti che la minacciano. In Regione e Provincia è stato tutto un fiorire di consulti al capezzale della grande ammalata, sulla quale convergono terapie diverse: dalle targhe alterne agli accordi per affrontare il problema con uno sguardo, se non globale, almeno interregionale.
In quest’ottica va interpretata l’intesa per migliorare la situazione nella pianura Padana, dove vivono 22 milioni di persone. Ieri è stata siglata da quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, insieme alla provincia autonoma di Trento. Il protocollo, nato su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente Nicola De Ruggiero e primo nel suo genere, prevede una serie di azioni congiunte per ridurre l' inquinamento: incentivi per auto ecologiche alimentate a metano, gpl, idrogeno; sostituzione dei mezzi pubblici più vecchi con veicoli a metano o elettrici; adeguamento di quelli a gasolio con filtri per abbattere le polveri sottili. Ma anche misure per ridurre lo smog prodotto dal riscaldamento. «E’ un passo necessario per soddisfare quanto ci chiede la Commissione europea, cioè formulare misure sulla base di grandi territori - commenta De Ruggiero -. La pianura Padana, per la presenza di metropoli e per le caratteristiche del clima, sopporta diffusione di polveri sottili e biossido di azoto che va ben oltre i confini regionali». Da parte loro, gli ambientalisti di Largo Respiro fanno presente che «i 50 microgrammi al metro cubo di Pm 10 vengono sistematicamente superati nell'area torinese dal 10 ottobre» e minacciano di denunciare l’emergenza all’Unione europea.