Pecoraro: prima Sirio, poi l´odg
Lite nella maggioranza: sconfessato Amorosi, Rc prepara le correzioni - da Repubblica del 05.11.2005
07 November, 2005
<b>La richiesta dei bertinottiani: "Bisogna distinguere chi esprime disagio sociale dai criminali"
Andrea Chiarin</b>
Lo scontro in giunta riparte da Sirio. Un pezzo di maggioranza rossoverde si smarca dall´asse Ds-Margherita come fosse già all´opposizione e due assessori traballano. Sono Antonio Amorosi, ripudiato dai Verdi e Maurizio Zamboni che - dopo il gran lavoro fatto sulla mobilità - rischia di pagare per la marcia indietro su Sirio "cancellato" per il sabato dello shopping. Il giorno dopo il pacco bomba inviato al sindaco, e nel pieno della bagarre sull´odg della legalità, i partiti dell´Altra sinistra (Prc, Verdi e Cantiere) fanno le prove generali della crisi di maggioranza. E´ il leader nazionale del Sole che ride, Alfonso Pecoraro Scanio, a dare la linea ai Verdi bolognesi prima di un esecutivo in via Galliera: «Noi siamo per il rispetto della legalità ambientale, questa è la nostra priorità. Prima la giunta riaccenda Sirio, poi parliamo del resto. Quello che ci interessa è il vigile elettronico. Faremo problemi su Sirio. Amorosi? Ha assunto posizioni autonome diverse da quelle del partito». E´ la prova delle divisioni dei Verdi in città, Amorosi intervenuto alla riunione viene allontanato da Daniela Guerra dell´esecutivo nazionale. «Non si parla di Bologna, non è stato invitato» dice. L´assessore alla Casa sventola invece una email di convocazione ricevuta a suo dire dal coordinatore cittadino Carmelo Adagio, che interpellato smentisce: «E´ un falso». Replica Amorosi: «Qui comandano i Disobbedienti, mi accusano di non partecipare alla vita del partito poi mi cacciano. E non ho sentito nemmeno una parola di solidarietà al sindaco sul plico incendiario. Vergogna». Siparietto infinito che conferma spaccature già note, mentre la segreteria del Prc si riunisce in via Menganti, anche per parlare di Sirio. «Confermiamo la nostra netta contrarietà al documento di Cofferati sulla legalità - dice il capogruppo Prc Roberto Sconciaforni - e nel contempo la decisione di dare il nostro contributo al dibattito prima del voto in aula. Tre i punti a cui teniamo di più. Un concetto di legalità diverso da quello di Cofferati che invece mette sullo stesso piano criminali e chi esprime un disagio sociale ed economico. La necessità di inserire riferimenti ai problemi concreti di Bologna, dalla casa, ai servizi sociali, alla scuola pubblica, alle fabbriche in crisi. E l´invito a ripartire dal programma anche per quelle parti parzialmente contraddette. Come Sirio, per il quale si registrano i primi cedimenti a un mese dall´attivazione di tutti i varchi». In Rifondazione, nonostante gli imbarazzi, tutti confermano che su Sirio «anche Zamboni è d´accordo con la posizione del partito», di fatto l´assessore alla Mobilità ha firmato la retromarcia sul sabato (durante una riunione in cui il sindaco, fuori Bologna, diede l´ok via telefono in viva voce). Una decisione che ha messo tutti di fronte al fatto compiuto e che, nelle dinamiche di maggioranza, ha provocato il "sorpasso" a sinistra dell´assessore alla Salute Giuseppe Paruolo (Margherita) che chiede un periodo di sperimentazione del "sabato dei commercianti" prima di prendere decisioni definitive. Zamboni - che si è preso due giorni di pausa - resta convinto che alla fine il "cartello" dell´Altra sinistra dovrà assumere una linea comune sull´odg-legalità. Poi conferma che martedì prossimo andrà in giunta con alcuni contributi, forse scritti, alla discussione. «Quella sarà una tappa importante, ma non decisiva», dice. Quindi anche l´8 novembre nonostante le divisioni sempre più evidenti non dovrebbero esserci rotture definitive. Sul fronte del centrodestra arriva la proposta del consigliere comunale dell´Udc Gian Luca Galletti che invita il sindaco a scrivere un ordine del giorno bipartisan sulla legalità «alla luce degli ultimi eventi che rendono più che mai necessario dare alla città un segnale forte e chiaro».