LETTI PER VOI - Bici: pedagogia, controllo e repressione a Lione
Il successo di Vélo’v solleva il problema della sicurezza dei ciclisti e dei pedoni - da “Le Progrès” del 12.10.2005
11 November, 2005
Sintesi di Lorenzo Fracastoro
“C’è a Lione un clima di euforia sull’uso della bicicletta”. Dopo il successo di Velo’v, che conta ormai di più di 300 abbonati, Nathalie Perrin-Gilbert, sindaco socialista del 1° arrondissement, ha ben inquadrato la principale fonte di problemi per la sicurezza di ciclisti e pedoni.
Il dibattito ha di nuovo agitato lunedì sera il consiglio municipale di Lione in occasione dell’attribuzione di un contributo di 5000 euro all’associazione “Pignon sur rue” (“pignone su strada”) , il cui scopo è la promozione dell’uso urbano della bici. La “buona condotta della bicicletta in ambiente urbano” compare tra i principali campi d’azione di questa associazione, che ha sede nel 1° arrondissement. “Anche prima di Vélo’v, c’è stata una riflessione sulla sicurezza dei ciclisti e dei pedoni. Si è ricorsi a un ufficio ciclisti, ma questo sforzo merita di essere sviluppato” ha riconosciuto Jean-Louis Touraine, vice sindaco socialista di Lione.“Ci troviamo a dover gestire una fase necessaria di rodaggio e di pedagogia della bicicletta in città” ha aggiunto, mostrandosi poi più fermo: “Il posto delle bici non è sui marciapiedi”. “Dopo la pedagogia viene il tempo del controllo e della repressione. Le infrazioni cominciano a essere meno frequenti che all’inizio” ha stimato Touraine.
La sicurezza dei ciclisti è un dibattito ricorrente a Lione, anche in seno al consiglio municipale, e in seno della maggioranza stessa, dove i consiglieri ecologisti si sono mostrati più tolleranti nei riguardi dei ciclisti.