Piano antismog per tutta la pianura
La Giunta regionale ha approvato il protocollo d’intesa che verrà sottoscritto dalle altre Regioni e dalle Province Autonome - da L'Arena del 11.11.2005
11 November, 2005
<b>E da lunedì prossimo a San Zeno si pagherà la sosta; dal 28 i divieti per le no kat
L’obiettivo è rendere omogenee le misure per l’emergenza</B>
È stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Giancarlo Conta, il protocollo d’intesa che verrà sottoscritto dalle Regioni e le Province Autonome della Pianura Padana e che prevede indirizzi comuni per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento atmosferico.
«Si tratta - sottolinea Conta - di un provvedimento importante, che va nel senso più volte indicato dalla Regione Veneto e lo dimostra il nostro Piano strutturale pluriennale che prevede per il Veneto le stesse misure contenute nel Protocollo per la Pianura Padana».
«L’impegno - ha concluso Conta - è quello di presentare unitariamente il Piano, che prevede una specifica azione comune per prevenire e contrastare l’inquinamento atmosferico che colpisce l’intera Pianura Padana, al Governo nazionale e all’Unione Europea per l’individuazione di specifiche risorse finanziarie».
Tra le azioni congiunte per le quali Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e la Provincia autonoma di Trento si impegnano ad un’attivazione immediata c’è: l’omogeneizzazione delle misure di emergenza per fronteggiare gli episodi acuti di inquinamento (traffico, riscaldamento, attività produttive ed energetiche, l’incentivazione e accelerazione del processo di inserimento sul mercato di veicoli a minore impatto ambientale (metano, Gpl, ibridi, elettrici, idrogeno, ecc.); l’incentivazione e sviluppo della rete di distributori di carburante a minore impatto ambientale (metano, Gpl, idrogeno, ecc.); la promozione e sostegno del trasporto pubblico locale con la sostituzione dei mezzi più obsoleti ed inquinanti con mezzi a metano, gpl o elettrici nonchè adeguamento dei più recenti mezzi a gasolio con idonei sistemi di filtri anti-particolato; la definizione di misure comuni a medio-lungo termine per la riduzione delle emissioni in atmosfera dovute alla climatizzazione degli ambienti, anche stimolando il risparmio energetico e le migliori prestazioni in ambito civile.
Con la delibera la Giunta ha comunque inteso ribadire la peculiarietà della Regione Veneto, ovvero, che i Piani di azione, con le conseguenti misure emergenziali relativamente all’attuazione dell’«omogeneizzazione delle misure di emergenza per fronteggiare gli episodi acuti di inquinamento», per quanto stabilito nel Piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera, devono essere redatti dalle Amministrazioni comunali, approvati dalle Province, attuati dai Comuni con la sorveglianza e verifica dei Tavoli tecnici zonali.
Per quanto riguarda Verona, infine, l’assessore comunale Luciano Guerrini ha sottolineato che la data più verosimile per l’entrata in vigore dello stop alle non catalizzate dal lunedì al venerdì (nelle fasce 8-10 e 16-19) è lunedì 28. Non si esclude che il Comune di Verona decida fasce orarie più estese e quindi più severe. Tuttavia c’è un ritardo nella predisposizione della segnaletica. Un altro incontro tecnico tra Comune, provincia e gli altri Comuni di fascia A si terrà lunedì, giornata in cui tra l’altro partirà la nuova sosta a pagamento nel quartiere di San Zeno dove si dovrà pagare il Verona Park.