«Da gennaio fermi auto e moto “ante ‘93”»
Lo ha annunciato l’assessore Del Lungo. Il provvedimento riguarderà 23 Comuni della regione. Legambiente:«Errato»
25 November, 2005
<b>di Martino Scacciati</b>
GIRO DI VITE anti-smog in vista per il traffico toscano: dal 1 gennaio del 2006 le automobilii, i ciclomotori (e parte dei veicoli commerciali) più vecchi saranno di fatto «banditi» da 16 Comuni della regione. Fermati, anche se per un solo giorno alla settimana, anche gli
autobus più antiquati. Il provvedimento è stato annunciato ieri, anche a nome degli altri comuni interessati, dall’assessore all’Ambiente del Comune di Firenze Claudio Del Lungo.
In base a quanto previsto dall’accordo di progamma stipulato nel 2003 e ora rinnovato, le qutovetture a benzina e diesel immatricolate prima del 1993 (i cosiddetti Euro 0), i ciclomotori a due tempi più vecchi (anch’essi Euro 0) e i veicoli commerciali Euro 0 inferiori a 3,5 tonnellate non potranno più circolare (l’interdizione è di sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventriquattro) in 16 Comuni della regione: Firenze, Bagno a Ripoli, Cadenzano, Campi Bisenzio, Cascina, Grosseto, Lastra A Signa, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, S. Casciano, S. Croce, Scandicci, Sesto e Signa. Tutti i comuni, cioè, che già avevano firmato l’accordo due anni fa. Il suo rinnovo - che sarà ufficialmente siglato in Regione a metà dicembre - prevede tuttavia l’adesione di altri 7 comuni: Arezzo Capannori, Montecatini, Poggio a Caiano, Pontedera, Siena e Viareggio. I quali hanno però previsto un’applicazione progressiva delle restrizioni (2 giorni alla settimana nel 2006, 3 nel 2007, blocco totale nel 2008). Fermati - solo la domenica - anche gli autobus Euro 0 adibiti al trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano (molti di essi, immatricolati agli inizi degli anni ‘80, possono inquinare, ciascuno, quanto 150 vetture).
"Quest'accordo - ha detto Del Lungo- arriva fino al 2008 e per tappe prevede la graduale scomparsa dalla circolazione dei mezzi più inquinanti. Si comincia dagli Euro 0».
«I mezzi interessati dal provvedimento- ha spiegato poi l’assessore riferendosi alle autovetture - appartengono in prevalenza a persone anziane, persone, cioé, che fanno un uso sporadico del mezzo. L’impatto del provvedimento sarà quindi limitato. Abbiamo studiato a lungo perché le nuove misure fossero meno coercitive possibili per i cittadini».
Cosa consigliare, in ogni caso, a chi ancora fosse proprietario di un mezzo Euro 0 ? «Può fare la riconversione a gpl e a metano - spiega Del Lungo - che con i contributi regionali viene a costare circa 300euro».
Come era prevedibile, l’annuncio di Del Lungo ha rianimato la polemica iniziata nelle settimane scorse, e mai sopita, con Legambiente. Per Maurizio Da Re, responsabile trasporti di Legambiente Toscana, «si dovrebbero invece fare blocchi più mirati e per questo più efficaci. I veicoli effettivmente più inquinanti sono i diesel». «Dunque» continua Da RE « è meglio bloccare un numero maggiore di veicoli diesel che fermare le auto a benzina (un diesel Euro 1, immatricolato prima del 1997 inquina quattro volte di più di un veicolo a benzina Euro 0). E poi blocchiamo anche i camion più vecchi, perché il provvediemento di Del Lungo non ne prevede l’interdizione.
Si pensi soltanto al fatto che il 53% (dati Aci) dei camion che circolano in Toscana sono vecchi»