LETTI PER VOI - I rimedi allo smog
- da Corriere della Sera del 01.12.2005
01 December, 2005
<B>Amedeo Clavarino</B>
La situazione in cui versa ambiente e traffico a Milano è sempre drammatica. Nonostante ciò ministero dell'Ambiente, Regione e Comune non sembrano preoccuparsene. Nemmeno l'Europa ci multerà, almeno per il momento, per aver superato il numero di giornate con l'inquinamento oltre la soglia stabilita (ad oggi 125 contro un massimo di 35) esigendo l'implementazione del piano della Regione finalizzato (nei desideri) a dimezzare, in cinque anni, le concentrazioni di pm10. Ma il piano della Regione è irrealistico almeno fino a quando non avrà una data limite oltre la quale sarà vietato l'uso di ciò che inquina di più (che disincentiverebbe fin d'ora l'acquisto di prodotti il cui uso sarebbe bandito dopo tale data). Per il Comune la situazione è ben peggiore: negli ultimi vent'anni non si è nemmeno peritato di darsi un obiettivo del genere. Il blandissimo divieto attualmente in vigore a carico dei veicoli non catalizzati per 5 ore al giorno per meno di 4 mesi all'anno (sabato e domenica escluse in contraddizione con quanto accade nelle domeniche a piedi) è lo stesso di due anni fa. Se l'anno scorso le giornate di smog fuori norma erano state più di 130, perché i nostri amministratori non hanno inserito una tendenza crescente nei divieti da imporre a chi inquina di più per avvicinarci quest'anno ai limiti Ue? Da tempo sostengo che le azioni più efficienti per ridurre l'inquinamento e velocizzare gli spostamenti in città consistono nella disincentivazione, con sosta a pagamento e pedaggi sul transito, crescente nel tempo a carico dei veicoli in proporzione al loro ingombro ed alle emissioni inquinanti.
Per ridurre del 50% l'inquinamento (che regalerebbe a tutti un anno e mezzo di vita in più) entro 5 anni, tali disincentivi dovrebbero determinare entro il 2010 un risultato equivalente al divieto di circolazione a carico dei veicoli non catalizzati, dei diesel senza filtri antiparticolato e dei motorini a 2 tempi (ognuno inquina come dieci auto) anche se catalizzati.
Targhe alterne e chiusura del centro sembrano essere meno efficienti e meno bene accetti dalla cittadinanza della sosta a pagamento e del pedaggio sul transito in proporzione ad ingombri ed emissioni. Preoccupa che i candidati alla carica di sindaco non abbiano ancora fornito le loro indicazioni precise (con le cifre) definendo obiettivi, tempi e modi della lotta allo smog.
* Presidente della Fondazione www.ambientemilano.it