Le domeniche a piedi scacciano le targhe alterne
Il sindaco scrive a Saitta e baratta nuove misure anti-inquinamento in cambio del via libera il mercoledì e giovedì - da La Stampa del 10.01.06
10 January, 2006
<b>Provincia e Comune patteggiano: il 22 e 29 gennaio blocco totale della circolazione in tutta la città</B>
Addio alle targhe alterne. Il 2006 si porta via il controverso divieto di circolazione, revocato più volte e fonte di vivaci battibecchi fra Comune e Provincia, rimpiazzandolo con due domeniche a piedi. Stop ai motori in tutta la città. Quando? Si parla del 22 e del 29 gennaio, anche se la nuova linea, per essere estesa all’area metropolitana, è subordinata all’approvazione dei Comuni che condividono con Torino le terapie anti-smog. Nei giorni di mercoledì e giovedì restano invece in vigore le limitazioni per le auto non catalitiche.
La decisione della Provincia, destinata a provocare il risentimento degli ambientalisti, ha fatto seguito ad una esplicita sollecitazione di Chiamparino, poco propenso a mantenere in vita un divieto che mal si concilia con la viabilità in salsa olimpica. Il sindaco non ne ha mai fatto mistero. Ieri però è passato ai fatti, mandando una lettera a Piras con la richiesta «di prendere in considerazione l’ipotesi di sospendere le targhe alterne infrasettimanali di qui fino alla conclusione degli eventi olimpici tenuto conto del disagio già arrecato alla popolazione dalle limitazioni del traffico nelle aree olimpiche e dalla modifica di alcune linee di trasporto pubblico». Impossibile, secondo Chiamparino, imporre ulteriori restrizioni alla viabilità di una città che si trova a vivere una situazione assolutamente eccezionale. Da qui l’appello alla Provincia che, pur consapevole delle difficoltà, non può prescindere nelle sue decisioni dal fattore smog.
Alla fine, dopo uno scambio di telefonate tra Palazzo civico e Palazzo Cisterna, è stata trovata la quadra. La Provincia ha accettato di mandare in soffitta le targhe alterne, previste dal Piano d’azione contro l’inquinamento anche le ultime tre settimane di gennaio, trattando l’istituzione di misure alternative. Come si accennava, l’orientamento è quello di rimediare istituendo due domeniche a piedi. Con una premessa: in questo caso lo stop ai motori non riguarderà esclusivamente l’area della Ztl allargata, quella di solito interessata dalle domeniche ecologiche, ma tutto il territorio urbano. Non solo. A restare in garage il 22 e il 29 sarebbe il parco-auto nella sua totalità: pari e dispari, catalizzate e non.
Il condizionale è d’obbligo, considerato che ora la nuova ipotesi deve essere sottoposta alle altre amministrazioni. «Palazzo civico ci ha già dato la sua disponibilità ma il provvedimento potrebbe estendersi a tutti i Comuni dell’area metropolitana - spiega Piras tenendosi sul vago -. Per questo è stata convocata una riunione del Tavolo di coordinamento per domani. Esamineremo l’insieme del Piano d’azione e valuteremo quali misure alternative mettere in atto. Un’altro capitolo aperto è quello delle esenzioni, cioè dei veicoli autorizzati a circolare nelle due domeniche «off-limits». Comunque un buon risultato, secondo Saitta: «Palazzo civico ha posto un problema obiettivo. La nuova soluzione permette di coniugare le esigenze della viabilità con la tutela della qualità dell’aria. Ora la parola passa ai Comuni».