Trattieni il respiro! Aspettando la pioggia
28 e 29 gennaio: il museo A come Ambiente ci spiega che cosa respiriamo - l'invito del museo del 23.01.2006
23 January, 2006
Speriamo che piova. Come contadini d'altri tempi, speriamo che piova, per la buona riuscita delle Olimpiadi (pioggia in pianura e neve in montagna), per respirare meglio e non dover rinunciare all'automobile, che fa un freddo cane e l'autobus si fa attendere. Già, speriamo che piova, perché a Tirana, in Albania, al di là dell'Adriatico, la corrente elettrica manca per 8/10 ore al giorno e frigoriferi, computer, impianti industriali sono lì, spenti, a guardarci impotenti e noi, uomini, fermi a guardare loro, come si guardava il cielo, sperando che piova. Perché a Tirana, alla faccia della diversificazione delle fonti, il 90% dell'energia è prodotta dalle turbine delle centrali idroelettriche sulle rive di fiumi in secca…, da mesi.
Un anno fa, in piena emergenza polveri, il Museo A come Ambiente ha dedicato un week-end alla combustione e alle sostanze inquinanti dell'aria. In queste settimane, puntuale come il Carnevale, ritorna l'emergenza, con la novità assoluta di un probabile anche se non certo ritorno all'olio combustibile nelle centrali termoelettriche, al posto del gas metano, a causa dei tagli sulle forniture russe. Olio combustibile che inquina l'aria almeno il doppio del gas azzurro. E dunque scatena altre emergenze... .
Quest'anno il Museo A come Ambiente vi ri-propone un week-end di exhibit, laboratori e percorsi tematici sull'aria che respiriamo, continuando a raccontarvi e farvi partecipi del Grande Gioco dell'Energia, per capire, giocando, da dove viene il gas della fiamma che scalda l’acqua della pasta, ma anche quella dei radiatori, il petrolio che, trasformato in benzina, fa correre la nostra scintillante automobile e, con il nome di olio combustibile, garantisce la luce nelle nostre case e la corrente nei nostri uffici... .